Home NOTIZIE CRONACA Disordini al Cpr di Ponte Galeria, 14 migranti arrestati. Aperta inchiesta sulla...

Disordini al Cpr di Ponte Galeria, 14 migranti arrestati. Aperta inchiesta sulla morte del 22enne

Disordini al Cpr di Ponte Galeria, 14 migranti arrestati. Aperta inchiesta sulla morte del 22enne
Cpr di Ponte Galeria a Roma- immagine profilo Facebook Garante comunale Valentina Calderone

Sono 14 le persone arrestate per i disordini avvenuti ieri nel centro di permanenza per i rimpatri, Cpr di Ponte Galeria a Roma. Una rivolta scoppiata dopo che all’alba un 22enne originario della Guinea si è suicidato impiccandosi con un lenzuolo. Ad accorgersi della tragedia avvenuta intorno alle 5 del mattino i compagni del ragazzo che lo hanno trovato e hanno chiamato i soccorsi. Per il giovane però non c’è stato nulla da fare.

Disordini al Cpr di Ponte Galeria, 14 migranti arrestati

La protesta è iniziata fin dalla mattina e montata nelle ore seguenti con disordini e violenze. Alcuni ospiti hanno sfondato due grate di ferro, tentato di abbattere una porta in ferro e incendiare una macchina della polizia. Sono stati inoltre lanciati sassi contro le forze dell’ordine.

Feriti due carabinieri

Al momento dei disordini erano presenti cinque carabinieri del Reggimento Lazio, in servizio di ordine pubblico che sono stati oggetto di lancio di sassi e indumenti incendiati. Tra questi due militari sono rimasti lievemente feriti, uno alla caviglia per una slogatura e uno per una sassata sul polpaccio. Gli infortunati sono stati trasportati dal personale del 118 a titolo precauzionale all’ospedale Sant’Eugenio.

Aperta inchiesta sulla morte del 22enne, si indaga per istigazione al suicidio

In merito alla morte del 22enne della Guinea, la procura di Roma ha aperto un fascicolo per istigazione al suicidio. Il pm Attilio Pisani affiderà l’incarico al medico legale per svolgere l’autopsia sul corpo del giovane che sì è suicidato impiccandosi con un lenzuolo nel centro di permanenza per i rimpatri dove era arrivato pochi giorni fa dalla Sicilia.

Parallelamente verranno acquisite dagli inquirenti le immagini del sistema di video sorveglianza presenti nel centro, così come il biglietto lasciato dal ventiduenne prima di suicidarsi.

L’ultimo messaggio lasciato dal ragazzo: “Che la mia anima riposi in pace”

Prima del gesto estremo il giovane migrante avrebbe lasciato una scritta in francese sul muro, forse fatta con un mozzicone di sigaretta. “Pace per la mia anima, che io possa riposare in pace” il messaggio, come riporta l’Ansa, dove si legge anche “Se morissi vorrei che il mio corpo fosse portato in Africa, mia madre ne sarebbe lieta. L’Africa mi manca molto e anche mia madre, non deve piangere per me”.

Magi: “Era disperato, ha scritto che non resisteva più. Questi luoghi vanno chiusi”

“Era disperato” ha scritto sui social Riccardo Magi segretario di +Europa che ieri era sul posto con il garante regionale Stefano Anastasìa Giagni, la garante comunale Valentina Calderone e la parlamentare Cecilia D’Elia. “Ha lasciato sul muro un ritratto di se stesso – ha aggiunto Magi – con sotto un testo in cui ha scritto che non resisteva più, che sperava che il suo corpo fosse portato in Africa e che la sua anima avrebbe risposato in pace”.

“Questi luoghi – ha dichiarato Magi – sono un buco nero del diritto, un inferno da ogni punto di vista. Invito la Presidente Meloni e il ministro Piantedosi a venire qui, a vedere quello che ho visto io parlando con gli altri detenuti questa mattina. Questi luoghi vanno chiusi“.