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Roma, disordini e lancio di sassi nel Cpr di Ponte Galeria: la protesta dopo il suicidio di un ragazzo

Roma, disordini e lancio di sassi nel Cpr di Ponte Galeria: la protesta dopo il suicidio di un ragazzo
Cpr di Ponte Galeria a Roma

Disordini a Roma nel Centro di permanenza per il rimpatrio (Cpr) di Ponte Galeria dove all’alba di oggi è stato trovato morto suicida un ragazzo di 22 anni originario della Guinea.

Secondo le informazioni trapelate già nella mattinata ci sarebbero state delle proteste, proseguite nel pomeriggio quando alcune persone avrebbero lanciato sassi contro il personale e tentato di sfondare una porta in ferro.

Le forze dell’ordine, riporta l’Ansa, avrebbero lanciato dei lacrimogeni per placare la protesta riuscendo a far tornare la situazione alla normalità.

Roma, disordini e lancio di sassi nel Cpr di Ponte Galeria: la protesta dopo il suicidio di un ragazzo di 22 anni

La tragedia è avvenuta probabilmente nella notte. A scoprire il corpo del giovane morto suicida sarebbero stati i compagni intorno alle 4. Hanno quindi chiamato i soccorsi e tentato di aiutarlo.

Nonostante i tentativi di rianimazione del personale per il ragazzo non c’è stato nulla da fare. A dare una prima ricostruzione di quanto accaduto è stata Valentina Calderone Garante delle persone private della libertà personale di Roma capitale che in un post su Facebook spiega inoltre che le proteste riguardano “la morte del loro compagno e per le condizioni di vita all’interno del centro”.

Calderone (Garante Roma): “Luoghi come Ponte Galeria sono totalmente disumani”

“Il Garante regionale e io – spiega Calderone – siamo qui da ormai due ore, insieme alla senatrice Cecilia D’Elia e al deputato Riccardo Magi. Siamo riusciti a parlare con un paio dei compagni di trattenimento di S.O. che si trovavano nel suo stesso reparto e con alcuni operatori”.

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“Domani riferiremo all’autorità giudiziaria quando abbiamo appreso. Non c’è però bisogno di aspettare le indagini per poter dire che luoghi come Ponte Galeria sono totalmente disumani. Non c’era bisogno di aspettare la morte di un giovane ragazzo per dire che questi posti vanno chiusi” conclude Calderone.

Magi e D’Elia al Cpr di Ponte Galeria: “Piantedosi lo chiuda”

Chiedono la chiusura del Cpr di Ponte Galeria anche il segretario di +Europa, Riccardo Magi, e Cecilia D’Elia, senatrice del Partito Democratico. “L’ennesima tragedia avvenuta questa notte nel Cpr di Ponte Galeria, dove un ragazzo si è tolto la vita impiccandosi alla cancellata esterna del reparto 5 in cui era trattenuto, è la conferma della assoluta e insostenibile disumanità di questi luoghi” dichiarano Magi e D’Elia.

“Mentre siamo ancora nel centro di detenzione continua la protesta disperata degli altri cittadini stranieri detenuti sconvolti per la morte del loro compagno ed esasperati per le condizioni di detenzione. Sono luoghi di pura afflizione, se si considera che la maggior parte dei detenuti non saranno mai rimpatriati e prolungare la detenzione fino a 18 mesi come ha fatto il governo Meloni è folle. Chiediamo al ministro Piantedosi di visitare questo luogo e di chiuderlo al più presto“, concludono i parlamentari.