Roma Capitale ha preparato un vasto e significativo programma di eventi denominato “Memoria genera Futuro” per commemorare il Giorno della Memoria, che cade il 27 gennaio, anniversario della liberazione del campo di concentramento di Auschwitz. Questo iniziativa si sviluppa dal 23 al 31 gennaio e include circa 60 appuntamenti, mirati a ricordare la tragedia della Shoah, focalizzandosi sulla deportazione e lo sterminio degli ebrei, nonché sulla persecuzione e la morte nei lager nazisti di altri gruppi perseguitati, come sinti e rom, omosessuali, testimoni di Geova, militari e oppositori politici antifascisti e antinazisti di tutta Europa.
Il programma di “Memoria genera futuro”
L’ampio programma di eventi comprende mostre, incontri, visite guidate, presentazioni di libri, eventi educativi per le scuole, concerti, spettacoli teatrali, proiezioni cinematografiche e approfondimenti su vari aspetti legati alla Shoah.
Questa iniziativa coinvolge diverse istituzioni cittadine e associazioni nazionali e locali, offrendo un’opportunità significativa per il pubblico di riflettere sulla storia oscura e dolorosa del passato.
La mostra “Le parole dell’odio”
Uno dei momenti salienti del programma è il percorso espositivo “Le parole dell’odio. Gli ebrei romani venduti ai nazisti“, ospitato presso la Fondazione Museo della Shoah.
Questa iniziativa fornisce uno sguardo approfondito sulla storia di Roma durante la Shoah, con un focus particolare sulle esperienze degli ebrei romani e sulle manifestazioni di odio che hanno portato alla loro deportazione.
Un approccio educativo e informativo che mira a preservare la memoria storica e a sensibilizzare le generazioni future sulle conseguenze devastanti dell’ideologia nazista.
Gli altri eventi
Al Palazzo delle Esposizioni, lo spettacolo di lettura “Storie di persone” a cura di Ascanio Celestini offre un’occasione unica di riflessione sulla memoria attraverso narrazioni coinvolgenti e testimonianze dirette.
Celestini, attraverso questo reading-spettacolo, cerca di restituire voce alle storie di coloro che hanno vissuto la Shoah, contribuendo a mantenere viva la memoria di quel periodo buio della storia umana.
