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Ama vuole rischi al minimo dopo incendio di Malagrotta: telecamere in tutti gli impianti

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Il patrimonio impiantistico di Ama, l’azienda municipalizzata di Roma che gestisce i servizi di raccolta dei rifiuti, è privo di un efficace sistema di sicurezza integrata. Questa ammissione è contenuta in un accordo firmato con i sindacati Cgil, Cisl, Uiltrasporti, Fiadel, focalizzato sulla privacy dei lavoratori ma che ha rivelato la mancanza di un sistema di sicurezza adeguato.

Telecamere e controlli negli impianti Ama

Al di fuori degli impianti, mancano telecamere o quelle presenti spesso non funzionano correttamente. Ciò ha reso facile l’intrusione in luoghi come Rocca Cencia o Ponte Malnome, dimostrato dai frequenti furti di gasolio e pezzi di ricambio dai mezzi parcheggiati nelle autorimesse.

Il timore principale è ora legato ai possibili incendi, siano essi dolosi o accidentali, soprattutto dopo l’evento avvenuto al Tmb di Malagrotta il 24 dicembre scorso. La preoccupazione è maggiormente accentuata nei centri di trasferenza dei rifiuti, dove le quantità di immondizia stoccate sono aumentate notevolmente.

Le misure che saranno adottate da Ama

In risposta a questa situazione, Ama ha accettato di adottare tutte le misure necessarie per contenere i rischi connessi a eventi dolosi o accidentali di combustione dei rifiuti.

In particolare, si prevede l’installazione di nuove telecamere che circonderanno i perimetri degli impianti, con allarmi pronti a scattare in caso di intrusioni.

L’installazione dovrebbe essere completata entro marzo 2024 presso sedi Ama come Ponte Malnome, Rocca Cencia e Romagnoli, e successivamente si estenderà a Tor Pagnotta e Salario. In totale, saranno interessati 18 siti, compresi i cimiteri. Le immagini in tempo reale saranno monitorate in una sala operativa di sicurezza presso la sede di Tor Pagnotta da personale esterno di vigilanza.