Home NOTIZIE ATTUALITÀ Roma, al centro pochi acquisti. I commercianti: “Colpa anche della Ztl”

Roma, al centro pochi acquisti. I commercianti: “Colpa anche della Ztl”

Le vie del centro di Roma per le feste di Natale sono state piene di gente. Meno i negozi, almeno a sentire i commercianti, arrabbiati per la decisione del Comune di estendere la durata della Ztl fino alle 20, scoraggiando di fatto chi era intenzionato a fare regali all’ultimo spostandosi con la macchina.

E il problema si presenterà anche all’inizio dei saldi, fissato per il 5 gennaio. L’estensione della durata della Ztl fino alle 20, infatti, durerà fino al 7 gennaio. Una decisione che vede contrari i commercianti delle vie più centrali della Capitale, come via Frattina o via dei Giubbonari.

Shopping a Roma, la rabbia dei commercianti

Il Corriere della Sera ha raccolto le rimostranze dei rappresentanti di categoria. Il presidente della Confcommercio Centro storico Fabrizio Russo ha detto al quotidiano: “I romani sono arrivati a piazza di Spagna e dintorni solo con le metropolitane ma non per fare acquisti, solo un po’ di struscio. Le nostre attività, invece, sono dedicate a un target medio-alto, derivante dal fatto che le spese di gestione di un nostro negozio sono radicalmente diverse da quelle di un’attività fuori dal Centro: quindi l’unica fetta di potenziali acquirenti non è riuscita ad arrivare. Gli autobus gratis? Non hanno viaggiato al massimo  e la Ztl fino a tardi ha ulteriormente bloccato coloro che prendevano la macchina all’ultimo momento per gli acquisti”.

A preoccupare è anche la chiusura dei molti negozi della Capitale. Negli ultimi anni sono stati 5.000 quelli che hanno abbassato definitivamente le serrande, 1.500 solo in centro. Lo conferma al Corriere della Sera il presidente della Confesercenti, Valter Giammari: “Il Campidoglio deve rivedere le sue posizioni: non è possibile andare avanti con questa politica perché moltissimi negozi stanno: un esempio della situazione è via Nazionale dove nonostante la fine del Covid ce ne sono ancora più di 20 sbarrati. In queste condizioni è una catastrofe. La crisi dei consumi, l’inflazione e la politica dei trasporti hanno penalizzato le vendite: l’abbiamo fatto presente sia all’assessore alla Mobilità Eugenio Patanè che a quello alle Attività produttive Monica Lucarelli. È ora di attuare una politica che aiuti il commercio di vicinato, non lo si può dire solo a parole e fare il contrario”.