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Roma, porta la moglie morta in ospedale “è caduta dalle scale”: fermato per femminicidio

Roma, porta la moglie morta in ospedale: sospetto femminicidio

Indagine lampo dei carabinieri sulla morte di una donna di 71 anni ieri primo gennaio in provincia di Roma: marito fermato per femminicidio. La Procura di Tivoli ha emesso decreto di fermo nei confronti di C.G., 73enne, gravemente indiziato di omicidio aggravato ai danni della moglie D.R. di 71 anni. 

Roma, porta la moglie morta in ospedale “è caduta dalle scale”: fermato per femminicidio

Secondo una prima ricostruzione l’uomo è arrivato intorno alle 22 di ieri in auto, con la moglie già morta, all’ospedale di Civita Castellana nel Viterbese, partendo dalla casa dove viveva la coppia nella zona rurale di Sant’Oreste, in provincia di Roma.

I sospetti sulle ferite

Il personale medico tuttavia non ha potuto fare altro che constatare il decesso. Ad insospettire i medici è stata però la natura delle lesioni riscontrate sulla vittima. Le profonde ferite riscontrate sulla testa non sarebbero state infatti compatibili con la dinamica dell’incidente domestico descritta dall’uomo. Il 73enne avrebbe infatti riferito che la moglie si era gravemente ferita in un incidente domestico, cadendo dalle scale.

Le indagini

I medici hanno fatto quindi partire una segnalazione ai carabinieri e sul posto sono intervenuti i militari delle Compagnie di Civita Castellana e di Bracciano che hanno iniziato subito ad indagare, in osservanza delle direttive emanate dalla Procura di Tivoli in materia dei violenza di genere.

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Sono stati così acquisiti numerosi indizi e rilevate numerose tracce, anche all’interno dell’abitazione della coppia. Durante un sopralluogo nella casa dove viveva la coppia a Sant’Oreste sarebbero stati trovati oggetti con delle tracce di sangue.

Elementi sufficienti per permettere al Pubblico Ministero di formulare l’imputazione provvisoria di omicidio aggravato, da ritenersi allo stato dei fatti ipotizzabile come femminicidio.

Pericolo di fuga

In considerazione della gravità del reato commesso e dell’incertezza del luogo di dimora dell’indagato, dopo il sequestro dell’abitazione, sussistendo il concreto pericolo di fuga dell’uomo, la Procura ha emesso oggi 2 gennaio il decreto di fermo con immediata trasmissione al Gip per la convalida.

Nessuna denuncia di violenza: accertamenti per capire se ci fossero segnali

La prima raccolta indiziaria, rilevante per l’emissione del provvedimento precautelare, si è conclusa in meno di 24 ore. Sono in corso tutti gli ulteriori accertamenti, anche di natura tecnica, per la completa ricostruzione dei fatti. Tra cui antecedenti violenze domestiche di qualunque natura (fisiche, psicologiche, o di altra natura).

Al momento non risultano denunce di violenze presentate dalla donna. Verranno svolti accertamenti per capire se in passato la vittima abbia fatto accesso a strutture sanitarie o servizi sociali. La procura di Tivoli intende verificare se vi erano comunque segnali o fattori di rischio tali da consentire di prevenire il femminicidio.