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Sciopero Roma venerdì 17 novembre, Salvini lo riduce a 4 ore: ordinanza di precettazione

salvini sciopero
il ministro delle Infrastrutture e Trasporti, Matteo Salvini

Sciopero attenuato a Roma venerdì 17 novembre, dopo che il Ministro delle Infrastrutture e Trasporti, Matteo Salvini, ha risposto alle polemiche firmando l’ordinanza di precettazione per lo sciopero proclamato da Cgil e Uil nella Capitale. In questo modo, la protesta sarà confinata tra le 9 e le 13, riducendo notevolmente i disagi che si sarebbero potuti verificare con uno sciopero di 24 ore.

Sciopero venerdì 17, la mossa di Salvini

Dopo giornate di tensione e scontri, il Ministro Salvini ha avuto la meglio: l’ordinanza di precettazione diventa la sua arma contro lo sciopero proclamato da Cgil e Uil.

La Commissione Garanzia Scioperi aveva già bocciato la proclamazione, sostenendo che mancavano i requisiti per uno sciopero generale. La decisione di Salvini di limitare la protesta a 4 ore è stata guidata anche dall’osservazione dei precedenti scioperi, che avevano già messo a dura prova la città.

L’ultimo sciopero

Il 20 ottobre, Roma aveva già sperimentato gli effetti di uno sciopero che, seppur di breve durata, aveva messo a dura prova la mobilità cittadina.

I tassisti, poi, avevano incrociato le braccia contro il dl Assett, mentre a settembre un altro sciopero di 24 ore aveva coinvolto anche Cotral. La prossimità di questi eventi ha contribuito a influenzare la decisione della Commissione Garanzia Scioperi e ha spinto Salvini a intervenire.

Protesta per 4 ore

La decisione di limitare lo sciopero a sole 4 ore si traduce in un respiro di sollievo per i pendolari, specialmente quelli che utilizzano i mezzi di trasporto nelle prime ore del mattino.

La precettazione ha di fatto sminuito la potenza della protesta, mitigando gli impatti sulla vita quotidiana della città.

Possibili sanzioni

Paola Bellocchi, Garante degli Scioperi, ha chiarito in due interviste che chiunque non rispetti la precettazione potrebbe affrontare sanzioni severe.

Ai sindacati potrebbero essere inflitte multe da 2.500 a 50.000 euro, mentre i singoli lavoratori potrebbero vedersi comminare sanzioni da 500 a 1.000 euro.

Le sanzioni fungono da deterrente, assicurando il rispetto delle disposizioni e garantendo un’esecuzione fluida della precettazione.