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Morti improvvise è ora di intervenire (con Laura Teodori, Alessio Fortunati e On. Bianca Laura Granato)

 

Morti improvvise è ora di intervenire, l’allarme viene lanciato da più parti e si è fatto più intenso dopo la tragedia di Mestre del bus precipitato dal cavalcavia. Ne parliamo con l’On. Bianca Laura Granato, la dott.ssa Laura Teodori, già dirigente di ricerca ENEA e con il dott. Alessio Fortunati, biologo molecolare, firmatari della lettera con cui si chiede l’istituzione di un registro delle morti improvvise e un percorso di prevenzione e cura degli eventi avversi post vaccinazione anti-covid-19, su iniziativa dell’associazione “L’albero della vita” e di altre sigle oltre a decine di professionisti. Nella puntata vedremo anche una serie di articoli recenti che testimoniano che quello di Mestre non è purtroppo un caso isolato e vedremo anche i video dei malori di alcuni autisti ripresi dalle telecamere di sorveglianza. La lettera di presentazione e la lettera sono state inviate a tutte le regioni.

Morti improvvise: la presentazione della lettera

4 ottobre 2023

Questa lettera inviata alle Regioni, firmata da molti scienziati di primo piano, avvocati, magistrati, medici e associazioni (si vedano firme e loghi).

Fa seguito a quella già inviata nel luglio scorso, con cui si chiedeva l’istituzione di un registro delle morti improvvise e un percorso di prevenzione e cura degli eventi avversi post vaccinazione anti-covid-19. Finalmente, la politica sembra non poter più ignorare questa realtà, che ora è sotto gli occhi di tutti.

Infatti, anche molte amministrazioni regionali si sono accorte di questa inquietante circostanza e attivate per indagare sul problema.

Tuttavia, notiamo con grande delusione che, se da una parte il problema dei malori e delle morti improvvise, soprattutto nella fascia giovanile esente da patologie, comincia ad essere preso in considerazione da alcune amministrazioni locali, dall’altra ne viene, invece, distorta la causa: infatti, tra i fattori da attenzionare, è totalmente assente l’evento vaccinale. Facendo credere alla popolazione di indagare finalmente sul fenomeno, si liquiderà, invece, la causa più importante distraendo così l’attenzione dei cittadini e destinando anche fondi pubblici a cause meno rilevanti.

Rientrano in questa strategia la recente proposta di legge del PD (numero 862) e le iniziative di alcune regioni.

La nostra lettera è per lanciare un allarme contro la mistificazione in atto. Di seguito, a titolo esemplificativo, la lettera inviata alla regione Veneto. Ne è stata mandata una a ogni Presidente e Consiglio Regionale, nonché al Ministro della Salute.

Dott. Paolo Fangucci, presidente ADV – ALBERO DELLA VITA

Norma Gaudio, vicepresidente ADV – ALBERO DELLA VITA

Presentazione: Morti improvvise è ora di intervenire

Morti improvvise: La lettera alle regioni

Al Presidente della Regione Veneto, On. Luca Zaia

Ai componenti il Consiglio Regionale del Veneto

e, per conoscenza:

Al Ministro della Salute, On. Orazio Schillaci

Tempo fa, come scienziati appartenenti alla comunità scientifica di primissimo piano, come medici, come giuristi, come società civile, abbiamo sollevato più e più volte il problema degli eventi avversi legati alla vaccinazione anticovid-19. Abbiamo portato una quantità rilevante di studi, certificati, revisionati, pubblicati su riviste prestigiose, che costituiscono un solido corredo scientifico, affiancato anche da valutazioni giuridiche che meritano attenzione. L’opinione pubblica man mano sta

diventando sempre più cosciente della realtà dei fatti. Anche la politica sembra non poter più ignorare questa realtà che ora è sotto gli occhi di chi vuol vedere. Infatti, ora anche molte amministrazioni regionali si sono accorte di questa inquietante circostanza e attivate per indagare sul problema.

Tuttavia, notiamo con grande delusione che, se da una parte il problema dei malori e delle morti improvvise, soprattutto nella fascia giovanile esente da patologie, comincia ad essere preso in considerazione da alcune amministrazioni locali, dall’ altra ne viene, invece, distorta la causa: infatti, tra i fattori da attenzionare, è totalmente assente l’evento vaccinale. Facendo credere alla popolazione di indagare finalmente sul fenomeno, si liquiderà, invece, la causa più importante distraendo così l’attenzione dei cittadini e destinando anche fondi pubblici a cause meno rilevanti.

Rientrano in questa strategia la recente proposta di legge del PD (numero 862) e le iniziative di alcune regioni.

Ancora una volta vengono ignorate le evidenze scientifiche e cliniche di una parte rilevante della comunità scientifica e medica. Ignorando l’impatto delle vaccinazioni anticovid-19 si ignora un fattore rilevante e ciò indurrà a una distorsione dei risultati. Diversi studi dimostrano con sempre più chiarezza una maggiore incidenza di miocarditi e pericarditi in soggetti vaccinati (incrementata in individui con precedente infezione) rispetto a soggetti non vaccinati la cui incidenza (di eventi cardiovascolari in questi ultimi) coincide con quella dei controlli non covid. Inoltre, i malori improvvisi e gli eventi fatali sono riconducibili spesso a cause diverse da quelle cardiache e questo fatto viene ignorato dalle varie proposte di legge e programmi regionali.

Le stesse case produttrici già da molti mesi, nei loro documenti relativi ai vaccini anti-covid-19 riportavano incidenza di eventi avversi e fatali. Infatti, già prima dell’approvazione emergenziale del farmaco BNT162b2 mRNA cumulativamente, dal 1° dicembre 2020 al 28 febbraio 2021 la Pfizer riportava sui soggetti sottoposti a sperimentazione (158.893) un totale di 42086 segnalazioni di effetti avversi (25379 confermati clinicamente). Nello stesso documento aggiungono anche una tabella (tabella 1 pagina 7) in cui si evidenzia che i casi fatali erano 1223 (1 caso mortale su 34 casi di eventi avversi, quindi, secondo il loro documento il 2,906% degli eventi avversi sono mortali).

Nell’aggiornamento della scheda tecnica di settembre 2023 le case produttrici specificano che” alcuni casi hanno richiesto il supporto in terapia intensiva e sono stati osservati anche casi fatali.

Le case produttrici ammettono, quindi, senza ambiguità alcuna, che tale inoculazione può provocare anche la morte. Di conseguenza, anche l’Autorità Europea per il Farmaco (EMA) e la Commissione Europea ammettono, che i vaccini Comirnaty di Pfizer/BioNTech e Spikevax di Moderna possono indurre miocarditi e pericarditi con complicanze in alcuni casi fatali.

Con queste ammissioni chiediamo alle amministrazioni regionali che hanno mostrato un’apertura verso il problema degli eventi avversi e dell’aumento di mortalità, come sia possibile, alla luce dei dati disponibili, ignorare la correlazione di questi con l’evento vaccinale e ignorare la necessità di analizzare indicatori biologici e clinici che possano prevenire e curare tali eventi anche fatali.

Chiediamo, altresì, a quelle amministrazioni non ancora sensibili alla problematica, di attivarsi, come da nostra richiesta inviata prima dell’estate ad ogni singola Regione.

lettera -Morti improvvise è ora di intervenire