Home NOTIZIE ATTUALITÀ Roma, i tassisti contro la viabilità a singhiozzo: “I cantieri ci rallentano”

Roma, i tassisti contro la viabilità a singhiozzo: “I cantieri ci rallentano”

I tassisti di Roma hanno scritto all’assessore alla Mobilità, Eugenio Patanè, al presidente della commissione consultiva, Roberto Baldetti, e al direttore del dipartimento Trasporti, Daria Luciani, per denunciare “l’aumento esponenziale del traffico e, di conseguenza, dei tempi di percorrenza, con una significativa ulteriore diminuzione della velocità commerciale per il servizio taxi”.

Complice i cantieri aperti nella Capitale, come quello a Piazza Venezia che durerà almeno 10 anni, il traffico nelle zone centrali di Roma diventa un ostacolo ancora più difficile da superare. Per questo i tassisti romani, in una lettera indirizzata all’assessora alla Mobilità e firmata da una decina di sigle sindacali, chiedono un aumento di 3 euro per ogni corsa da chiedere alla fine della stessa.

Le richieste dei tassisti

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Mentre prosegue il confronto Comune-sindacati sull’incremento del numero delle licenze taxi, che pochi giorni fa ha portato una cinquantina di tassisti romani in piazza, si apre il nuovo fronte contro la viabilità a singhiozzo della Capitale, con relative richieste di indennizzo.

Come i 3 euro a corsa, ma non solo. Nella lettera indirizzata a Patanè, i tassisti chiedono anche l’estensione delle durata della Ztl fino alle 20 e l’apertura anche nel weekend. Non solo: chiedono l’adeguamento del tariffario, fermo da 11 anni.

La lettera dei tassisti

Alessandro Genovese, presidente di Ugl taxi ha detto in merito, come riportato dal Corriere della Sera: “Se il Comune non ci viene incontro temo sia inevitabile che il servizio si fermi. Già da dodici anni circoliamo sottocosto, ormai dal Centro a Ciampino si impiega un’ora e mezza, la tariffa fissa a 31 euro è insostenibile. Con questa viabilità viaggiamo in perdita…”.

Andrea Atzeni (Fit Uil taxi) ha aggiunto: “Abbiamo chiesto di riaprire i Fori Imperiali ma dal Campidoglio ci hanno risposto di no. A causa dei cantieri stiamo soffrendo in modo esagerato, forse bisognerebbe adottare delle misure per il traffico privato, magari l’ingresso a targhe alterne in Centro. I tempi di percorrenza sono inqualificabili, sabato ho visto alcuni veicoli fare inversione a U in via Nazionale perché la coda arrivava fino a corso Vittorio. Molti colleghi stanno pensando di chiedere il turno notturno per evitare il congestionamento diurno, diventato insostenibile”.