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Aperto per Ferie – Puntata di Martedì 15 Agosto 2023

Aperto per Ferie con Elisa Mariani – Puntata di Martedì 15 Agosto 2023

FERRAGOSTO E CINEMA, I CULT INDIMENTICABILI CHE HANNO ACCOMPAGNATO LA FESTA ESTIVA PER ECCELLENZA

Ospite in collegamento Enzo Mauri, esperto di cinema e musica

La festa italiana per eccellenza, ferragosto, è entrata anche nell’immaginario culturale e sociale molto spesso; ma forse è proprio nel cinema che ha lasciato il suo marchio più evidente.

Veri e propri capolavori che ancora oggi non ci stancheremmo mai di guardare e riguardare, ogni volta scoprendo particolari nuovi.

Il Sorpasso” di Dino Risi si apre proprio a Roma nel ferragosto del 1962: una Capitale praticamente vuota, Piazza del Popolo deserta, case chiuse e un indimenticabile Vittorio Gassman che, con il suo inconfondibile piglio, sfreccia a bordo di una decappottabile. “Uno dei film forse più famosi del nostro cinema – ha sottolineato Enzo Mauri – che mostra tanti particolari tipici dell’italianità. Una Roma vuota perché tutti sono in vacanza; il protagonista darà un passaggio ad un giovane studente, ci saranno sviluppi e purtroppo un tragico epilogo”.

Un impareggiabile Carlo Verdone dirige e interpreta “Un sacco bello” nel 1980: il mitico personaggio, Enzo, con i suoi modi bizzarri e fuori dagli schemi, cerca disperatamente un compagno per un improbabile viaggio a Cracovia proprio a ferragosto; compagno che alla fine troverà ma con il quale dovrà affrontare diverse difficoltà durante il tragitto in un vero e proprio crescendo tragicomico.

Facciamo un salto di 16 anni e arriviamo al 1996, anno d’uscita di “Ferie d’agosto” di Paolo Virzì: “Un casta davvero eccezionale – ha sottolineato Mauri – troviamo infatti Silvio Orlando, Ennio Fantastichini, Laura Morante e una giovanissima Sabrina Ferilli. Qui tanti i rimandi all’italianità, vediamo la contrapposizione di due famiglie completamente opposte, con visioni e credi politici diversi. Ma anche in questo caso il messaggio di sottofondo è davvero forte”.

È nel 2008, invece, che Gianni Di Gregorio confeziona un capolavoro come “Pranzo di Ferragosto”: qui la particolarità è proprio nei personaggi, tra attori professionisti e amatori, con scene letteralmente improvvisate. Indimenticabile il famoso pranzo ferragostiano dove il protagonista versa il vino alle sue commensali anziane in un vero e proprio tripudio di italianità.

Ma anche la musica non è rimasta indietro, i tormentoni estivi non sono infatti una novità degli ultimi decenni. Ci sono pezzi che hanno riscosso talmente tanto successo che ancora oggi è impossibile non ascoltarli canticchiando o battendo il tempo.

Torniamo agli anni ’70, dove tra i tanti pezzi, è impossibile dimenticarsi di due capolavori come Splendido splendente di una grintosissima Rettore e Gloria di Umberto Tozzi: “Due canzoni che ancora oggi continuano a riscuotere un successo incredibile e che sono un vero e proprio manifesto italiano, soprattutto per quanto riguarda Tozzi. Pensate che è la canzone italiana più conosciuta all’estero”.

Un’estate al mare di Giuni Russo, Tropicana de Il Gruppo Italiano e Vamos alla Playa dei Righeira caratterizzano la decade degli anni ’80: “Qui si inizia andare verso il ritmo spagnoleggiante a cui siamo abituati ormai oggi. Quel ritmo che ci spinge a ballare e che questi cantanti avevano ben capito in quegli anni”.

Arriviamo poi agli anni ’90 dove gli 883 cantavano Hanno ucciso l’uomo ragno, un cult musicale che è arrivato a noi grazie anche al visionario Claudio Cecchetto: nel video un giovanissimo Jovanotti che è accompagnato dalla futura attrice Nicole Grimaudo. Ma anche un capolavoro come 50 Special dei Lunapop continua ancora oggi a mantenere il suo intramontabile successo: “Un pezzo che fa scatenare ancora oggi. Cesare Cremonini, poi, rimane uno dei migliori performer italiani, oltre che incredibile cantautore – ha concluso Mauri – qualsiasi pezzo confezioni è una piccola poesia, un vero valore aggiunto della nostra musica”.