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Roma, atleta olimpionica palpeggiata con la scusa di un selfie: indagati tre calciatori dilettanti

immagine di repertorio

“Possiamo farci un selfie?”. Niente di più normale per una atleta olimpionica che in un ristorante a Roma in zona Trastevere si è trovata davanti alla richiesta di tre uomini. La ragazza si è prestata alla foto ricordo che però si è presto trasformata in un incubo.

Durante lo scatto i tre, calciatori dilettanti (giocano, o hanno giocato, in squadre sarde della Promozione e Seconda categoria) l’avrebbero palpeggiata nelle parti intime. La vicenda è finita all’attenzione della procura e ora i tre accusati di violenza sessuale sono in attesa di sapere se il gip accoglierà la richiesta di rinvio a giudizio. A raccontare il fatto è oggi il Messaggero.

“Possiamo farci un selfie?”, atleta olimpionica palpeggiata da tre uomini

L’episodio risale ai primi giorni di febbraio 2022. L’atleta era con amici in un locale non distante da piazza Trilussa, cuore della movida di Trastevere. Durante la serata è stata avvicinata da tre uomini che avendola riconosciuta le hanno chiesto di fare un selfie insieme.

Ad un certo punto però con un gesto improvviso “hanno inserito le mani nel pantalone della vittima, dopo averla accerchiata” come un branco, costringendola a subire il “palpeggiamento delle parti intime”. E’ quanto si legge nel capo di imputazione riportato dal quotidiano romano.

La giovane sarebbe quindi tornata dagli amici raccontando quanto accaduto, fatto che sarebbe stato intravisto da alcuni di loro. E’ iniziata così una discussione con i tre uomini originari di Oristano, accesa al punto che i titolari del locale hanno deciso di chiamare i carabinieri.

Dopo un paio di settimane dall’accaduto la vittima ha deciso di denunciare. E’ scattata così l’indagine affidata al pool dei pm capitolini che si occupano dei reati da “codice rosso”.