Home NOTIZIE SPORT Roma, Mourinho sul futuro: “I ragazzi sanno quello che farò”

Roma, Mourinho sul futuro: “I ragazzi sanno quello che farò”

Poche ore all’inizio della finale di Europa League tra Roma e Siviglia. Poche ore dalla possibilità, da parte dei giallorossi, di fare la storia. Tanti ancora i nodi da sciogliere, a partire da quello che farà Josè Mourinho il prossimo anno. Il suo futuro è ancora in bilico, non si è sbilanciato nemmeno nella confereneza stampa che ha anticipato la finale di stasera.

Una cosa, però, l’ha detta. Il suo futuro è già deciso, lo ha rivelato ai suoi calciatori: “Andare via da Roma come fatto con l’Inter dopo il Triplete? Domande come questa dovete farle a Mendilibar, perché lui non ha un contratto e vive una situazione diversa dalla mia. Io ho parlato con i miei due capitani. A loro ho risposto in modo molto obiettivo e non voglio che loro rivelino quello che ci siamo detti. Questa è una cosa che riguarda la nostra squadra. Però, loro sanno perfettamente quello che penso”.

Ha aggiunto Mou: “C’è una differenza molto grande con l’Inter, perché lì non avevo ancora firmato il contratto con il Real Madrid, ma era già tutto fatto. In questo momento, invece, zero contatti con altri club e, per questo, stiamo parlando di una situazione diversa. Io domani non interesso per niente, quello che è importante siamo noi, noi, noi, noi. Domani saremo noi, noi vogliamo giocare, noi.

L’allenatore portoghese si è poi concentrato sulla finale. “Il tragitto per arrivare qui è stato lungo e diverso da quello del nostro avversario, perché loro vengono dalla Champions League. Noi abbiamo fatto 14 partite e, senza dubbio, meritiamo la finale. Sta arrivando l’ora, la aspettiamo ed è per questo che abbiamo lavorato negli ultimi due-tre giorni, per cercare di arrivare in condizione per poter lottare per questo titolo. Quanto vale l’allenatore in una finale? L’allenatore non gioca, lavora tanto prima della partita, ma durante il match può dare un piccolo aiutino. Ora tocca ai ragazzi. Il Siviglia è una grande squadra, anzi due, perché ha 25 giocatori importanti, con qualità. Però, loro non conoscono i miei ragazzi e la mia squadra in quanto squadra. Domani saremo lì”.