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Nuova Ztl Roma, Salvini attacca il sindaco: “Non aiuta l’ambiente, crea solo disagio e disoccupazione”

Matteo Salvini si unisce al coro di proteste contro la nuova Ztl Fascia verde di Roma. Il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti attacca il provvedimento del sindaco Gualtieri che “penalizza i lavoratori”. Alla vigilia della manifestazione organizzata domani mercoledì 10 maggio in Campidoglio contro Ztl e varchi e supportata da una petizione che cresce di ora in ora (oltre 75mila le firme raccolte online), Salvini dice la sua.

Salvini: “La mega Ztl a cui sta pensando il sindaco di Roma crea solo disagio, precarietà e disoccupazione”

“La mega Ztl a cui sta pensando il sindaco di Roma impedirebbe a moltissimi cittadini di entrare in città per fare il loro lavoro. Vietare auto e furgoni non aiuta l’ambiente ma crea soltanto disagio, precarietà e disoccupazione” ha detto Salvini intervenendo in video collegamento all’evento di Federmotorizzazione Confcommercio dal titolo “Mobilità 2035 tra ideologia e realtà”. 

Il leader della Lega, come riporta Fanpage, ha inoltre definito il Pd “non il partito degli operai ma dei milionari che abitano nella ztl. Noi abbiamo una sinistra marziana in questo Paese”.

Intanto in Campidoglio nel tavolo permanente istituito venerdì scorso sul tema si cercano delle soluzioni per rimodulare il provvedimento che dal prossimo novembre lascerà fuori dalla nuova fascia verde migliaia di automobilisti tra romani e pendolari. non toccando però l’impianto di base. 

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Per Fabrizio Santori capogruppo capitolino della Lega e tra i promotori della petizione: “Le correzioni non bastano, la norma deve essere riscritta completamente, e seguendo il criterio di un’operazione verità, smarcata da ecodeliri modaioli”.

“Il sindaco Gualtieri legga ai romani i dati veri – prosegue Santori – a traffico bloccato dal lockdown gli inquinanti non sono scesi. Il primo cittadino non tiri in ballo la Regione Lazio, che indica altri mezzi per raggiungere l’obiettivo, non sbandieri una norma Ue riferita a dati di dieci anni fa e che chiede provvedimenti contro l’inquinamento con esito finale fissato pero’ al 2030”.

(eg)