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Netflix, il blocco della condivisione delle password in arrivo anche in Italia: ecco da quando

In arrivo il blocco della condivisione delle password Netflix. Dopo mesi di annunci il momento è giunto e per qualcuno non sarà una bella sorpresa. Gli abbonati alla piattaforma sono milioni nel mondo: a fine 2022 il numero era arrivato a oltre 230 milioni. Ma quanti di questi condividono le password per poter accedere ai contenuti Netflix? Il trucco è noto e vale anche per altre piattaforme on demand. Si fa un abbonamento e poi si condividono le password tra più persone per poter accedere. In alcuni casi c’è un limite di accessi simultanei. 

Il primo stop in Spagna: un milione di utenti in meno

Per stoppare questa usanza Netflix ha iniziato da mesi ad avvertire gli utenti che presto potranno condividere l’abbonamento solo tra le mura di casa. A fare da “filtro” sarà il Wifi a cui i dispositivi domestici sono connessi. Dopo un prima fase di prova si è cominciato a fare sul serio in quattro nazioni Spagna, Portogallo, Canada e Nuova Zelanda. Paesi dove è stato messo in atto il blocco della condivisione delle password dal primo trimestre 2023. Secondo una ricerca pubblicata dalla società di analisi Kantar, riporta Fanpage, solo in Spagna il blocco ha portato a togliere l’accesso a circa un milione di utenti, che una volta “bloccati” non hanno voluto creare un account personale. Inoltre il 10% degli abbonati starebbe valutando di interrompere l’abbonamento entro giugno. 

Netflix, il blocco delle password arriva in Italia: ecco quando

Il blocco delle password condivise sarebbe dovuto avvenire in tutto il mondo entro i primi tre mesi del 2023. Quindi anche in Italia dove però al momento non è cambiato nulla. La data intatti è stata posticipata ma non di molto come ha spiegato un portavoce di Netflix a Sky News. “Per implementare questi cambiamenti, abbiamo spostato i tempi dell’ampio lancio dalla fine del primo trimestre al secondo trimestre. Avremmo potuto lanciare tutto nel primo trimestre ma abbiamo trovato nuove opportunità per migliorare l’esperienza per i membri”. Tempo fino a giugno per capire se non ci saranno altre proroghe.

(eg)