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Gianni Minà, la camera ardente in Campidoglio. Gualtieri: “Testimone di pagine fondamentali della storia del 900”

La Camera ardente di Gianni Minà, il giornalista che ci ha lasciato lunedì all’età di 84 anni nella clinica Villa del Rosario a Roma, è stata aperta alle 10 nella sala della protomoteca del Campidoglio. Da stamattina, numerosi amici hanno reso omaggio a Minà, ricordando le sue gesta e la passione per il mondo del giornalismo. Il flusso costante di persone in visita continua ad aumentare.

Presente, tra gli altri, anche il sindaco di Roma Roberto Gualtieri che ha ricordato così il giornalista: “Un giornalista e autore televisivo straordinario, autore di pagine memorabili, una personalità riconosciuta in tutto il mondo. Penso uno dei più grandi giornalisti che l’Italia abbia avuto e che abbia saputo interpretare la sua posizione In modo vigoroso e impegnato”.

Ha aggiunto Gualtieri: “Minà è stato protagonista e testimone di pagine fondamentali della storia del 900. Nell’America latina è stato impegnato anche in tante battaglie per i diritti e per la libertà. Insomma, è qualcosa più di un giornalista, è una personalità straordinaria e anche una persona dolcissima, con un grandissimo cuore che ha messo tutto il suo impegno, la sua passione e tutto il suo rigore nel rendere nobile il mestiere del giornalismo. È stato un protagonista della vita culturale ma anche civile e democratica del nostro paese e del mondo”.

Ha concluso il sindaco: “Ci sono oggi Paesi e continenti che lo ricordano e lo piangono. Minà era forse uno degli italiani più conosciuti all’estero. E lui – prosegue – ha conosciuto persone semplici e grandi del mondo. Aveva questa capacità di essere loro amico, di ottenere la fiducia delle persone generalmente molto difficili da avvicinare. Gli incontri con Maradona sono memorabili. Ha segnato anche una grande fase di modernizzazione televisiva. Credo vada ricordato come un grande della cultura e del giornalismo italiano”.

G.