Aumenta da domani 15 febbraio 2023 il costo delle sigarette. I fumatori dovranno sborsare 20 centesimi in più per acquistare un pacchetto di “bionde”. Il giorno è arrivato. Come anticipato nell’ottica di ridurre il consumo di sigarette, è scattato l’aumento delle sigarette che prevede ulteriori rincari. L’aumento previsto nella bozza della manovra di bilancio sarà spalmato su tre anni e dovrebbe aggirarsi tra i 10 e i 15 centesimi.
Aumento sigarette dal 15 gennaio 2023: i listini aggiornati
Ad aumentare sarà anche il costo di sigari, tabacco da fiuto o i trinciati per pipa. Non tutti i prodotti però hanno subito l’aumento. Salgono tra gli altri i prezzi di Chesterfield, Philip Morris e anche le Marlboro, ma non tutte. Per conoscere l’elenco aggiornato si può consultare il sito dell’Agenzie delle Dogane e Monopoli. Dal 15 febbraio sul portale dell’Adm sarà possibile vedere le variazioni dei prezzi di alcune marche di tabacchi lavorati e i listini aggiornati.
Il costo, fissato dalla Agenzia Dogane e Monopoli si compone di accisa, Iva, aggio e quota al fornitore. Nelle sigarette l’accisa corrisponde alla somma tra una componente fissa (fissata per quest’anno a 28 euro per 1000 sigarette) e una proporzionale (calcolata sulla base di un’aliquota al 49,50%) al prezzo di vendita al pubblico. L’Iva su tutti i prodotti è al 22% del prezzo di vendita al pubblico. L’aggio che spetta al rivenditore al dettaglio il tabaccaio, è il 10% del prezzo di vendita al pubblico.
Sul sito della Federazione italiana tabaccai viene comunicato che “i prodotti riportati nel listino, già pubblicato sul sito internet dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli (www.adm.gov.it), subiranno una modifica tariffaria che entrerà in vigore dal 15 febbraio 2023. Si evidenzia che, in data odierna, limitatamente alle marche oggetto del cambio tariffa, sono inibite la vendita Cash & Carry e le levate suppletive (straordinarie e urgenti) per le quali sia stata fatta richiesta nella medesima giornata di oggi”.
(eg)
