Associazione a delinquere di stampo mafioso. Dopo la sentenza di primo grado con rito abbreviato che nel luglio 2021 aveva stabilito pene fino a dieci anni, ieri sono state confermate in appello le condanne per nove esponenti del clan Casamonica. Un anno fa Guerrino Casamonica, detto Pelè, era stato condannato a 10 anni e due mesi di reclusione, Cristian Casamonica a 8 anni, Sonia Casamonica a 7 anni, Dora Casamonica a 2 anni e 8 mesi, Manolo D’Aguanno 3 anni e due mesi, 2 anni e 8 mesi per Anna Di Silvio, Danilo Menunno 3 anni e sei mesi. Daniele Pace, invece, 6 anni, Griselda Filippi a 4 anni. L’accusa di associazione a delinquere di stampo mafioso è stata confermata per quattro posizioni ed estesa a una quinta imputata.
Un’altra conferma delle accuse nei confronti degli esponenti del clan di Roma sud che arriva a un mese dalla sentenza di Appello del maxiprocesso che lo scorso 29 novembre ha confermato l’accusa di mafia per i Casamonica.
Secondo il Tribunale di Roma come riportato nelle motivazioni della sentenza di primo grado, il clan “esercita il suo predominio sfruttando la fama criminale conquistata negli anni dall’intera rete familiare, ottenendo, grazie alla condizione di assoggettamento e di intimidazione della popolazione, prestazioni contrattuali non retribuite, servizi e pratiche non consentite (come avvenuto in occasione del funerale di Vittorio Casamonica) e, in generale, trattamenti di favore”. (eg)
