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Roma, sequestro beni per un milione di euro ai fratelli usurai dell’Alberone

Sequestro beni per 1 milione di euro ai tre fratelli arrestati a marzo dello scorso anno dalla squadra mobile di Roma nell’operazione Alberone. I tre erano al vertice di un gruppo criminale che concedeva a piccoli imprenditori e persone in difficoltà economica prestiti con tassi di interesse fino al 240%. Per chi non pagava, venivano organizzate vere e proprie spedizioni punitive.

Questa mattina, gli agenti della Polizia di Stato della Divisione Anticrimine della Questura di Roma, hanno eseguito un provvedimento di sequestro di beni, finalizzato alla confisca, emesso, ai sensi della normativa antimafia, dal Tribunale di Roma – Sezione delle Misure di Prevenzione, su proposta del Questore di Roma.

Il provvedimento cautelare riguarda i tre fratelli di origine calabrese, nella Capitale da lungo tempo ed attualmente detenuti, a stretto contatto, secondo gli inquirenti, con diversi ambienti malavitosi, anche di matrice mafiosa. I tre già condannati con sentenze irrevocabili per attività criminali legate al traffico di stupefacenti ed altri gravi reati, a marzo dello scorso anno sono finiti in manette per aver messo in piedi un giro d’usura nel quartiere San Giovanni – Alberone. Inoltre, gli stessi, avvalendosi di prestanome, avevano escogitato un sistema di truffe ai danni di istituti di credito e società finanziarie, allo scopo di finanziare la loro illecita attività usuraria.

Le indagini

Dalle indagini di carattere patrimoniale, condotte dagli specialisti della Divisione Polizia Anticrimine, che hanno abbracciato l’arco temporale di circa un trentennio, è emerso un netto quadro indiziario di elevata ed attuale pericolosità sociale. Correlata ad una marcata sproporzione tra i beni, nella loro diretta o indiretta disponibilità, il tenore di vita condotto e i redditi dichiarati al fisco.

Sequestro beni da 1 milione di euro

Accogliendo la proposta del Questore di Roma, il Tribunale ha, pertanto, disposto il sequestro di un compendio patrimoniale del valore di circa 1 milione di euro. Sono comprese cinque unità immobiliari a Roma, il 50% delle partecipazioni sociali di due società di capitali operanti nel settore del commercio di autovetture, formalmente intestate a terzi interposti e una somma di denaro in contanti ammontante a circa 100 mila euro, oltre a disponibilità finanziarie presenti sui rapporti creditizi. (eg)