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Roma, Tre tentativi di suicidio in quattro giorni. Numeri sempre più in crescita tra i giovani e giovanissimi

Tra le tante storie di cronaca, ieri ce n’era una particolarmente triste. In un liceo di Roma sud, ieri è stata trovata in bagno una ragazzina con le vene dei polsi tagliate. Un gesto che ha lasciato sconcertati sia chi è stato testimone di quanto visto con i propri occhi sia l’interessata in prima persona. Fortunatamente quei tagli, dietro ai quali c’è un mondo di spiegazioni, non sono stati letali. La ragazzina è salva grazie ai soccorsi che sono intervenuti tempestivamente.

Purtroppo però questo non è un caso isolato, anzi, è un fenomeno, quello del tentato suicidio, sempre più comune. Solo un numero: tre. Tre sono i tentativi di suicidio nel giro di quattro giorni a Roma. Le vittime sono minorenni, di cui due di 15 anni e una di 13.

Tornando alla storia di cui sopra, la ragazzina, quindicenne, aveva intrapreso un percorso importante, ossia quello di un intervento chirurgico per cambiare sesso. Gli amici e i compagni di classe, scossi anche loro, raccontano: «È una nostra compagna, sì. Ha cambiato sesso perché probabilmente si sentiva a disagio. È tutto successo così all’improvviso, intorno alle 10. Siamo colpiti ma le siamo vicini, anche per tutta le complessità che sta vivendo. Speriamo torni presto in classe, la aspettiamo con tutto il cuore».

Il fatto di voler cambiare sesso porta con sé una serie di conseguenze, a partire dal probabile disagio che la diretta interessata provava in un corpo che forse non sentiva suo. La famiglia infatti prontamente aveva allertato la scuola del momento particolare che la ragazza stava passando, sia psicologico che fisico. «I ragazzi oggi non devono sentirsi isolati: la scuola c’è ed è un’agenzia educativa che deve collaborare con le famiglie. Lavoriamo insieme per lo stesso obiettivo, la crescita dei giovani – spiegano in direzione, da cui immediatamente successivo all’avvertimento dei genitori, si accerchia attorno alla ragazza per starle vicino e per mostrarle il loro appoggio – Noi ci sentiamo molto vicini alle famiglie e interveniamo in diversi modi, anche attraverso progetti specifici che prevedono anche l’assistenza psicologica direttamente a scuola».