Fermi per protestare contro il licenziamento di 17 persone delle filiali di Pomezia e Fiumicino. Così circa 200 corrieri della filiera Sda hanno spento i motori dei loro furgoni lasciando a terra migliaia di pacchi da consegnare. Il presidio dei lavoratori è in corso a Roma, davanti alla sede di Sda.
Lo rende noto Filt Cgil, uno dei sindacati promotori dell’agitazione: “E’ in corso lo sciopero a oltranza e il presidio dei lavoratori di Sda – Poste Italiane davanti la sede della proprietà, sede logistica e decisionale di tutte e tre le aziende di distribuzione merci, di cui Sda è solo una parte”.
Aggiunge la Filt Cgil di Roma e del Lazio. “Da diversi mesi – continua la nota – Poste Italiane sta giocando un ruolo di regia senza regole per superare i diritti contrattuali e la clausola sociale del CCNL Logistica, Trasporto Merci e Spedizione, spostando i volumi tra SDA, Milkman Delivery e Nexive e generando esuberi e aperture di procedure di licenziamento collettivo tra i fornitori di servizio, al momento dei driver”.
Il sindacato annuncia che lo sciopero non si ferma qui e che anzi proseguirà con un nuovo presidio: “Non si gioca alle strategie senza tenere conto del lavoro. Non lo permetteremo – conclude la Filt Cgil -. Domani lo sciopero si allargherà e si fermerà tutta la filiera con un nuovo presidio davanti a Poste Italiane”.
G.
