“È stata molto dura. Ad un certo punto si è spenta la luce e ho avuto molto tempo per pensarci”. Così Davide Santon, uno dei giovani più promettenti del calcio italiano, ha commentato la sua decisione di smettere, ancora giovane. Una carriera sfortunata la sua, partita a razzo, finita nel peggiore dei modi.
Rimasto senza squadra, Santon ha deciso di dire basta. E al Messaggero ha spiegato i motivi dell’addio: “L’ultimo anno a Roma è stato da fuori rosa e ho maturato la decisione che era arrivato il momento di smettere. Ci siamo così visti con la Roma e abbiamo deciso insieme di chiudere il nostro rapporto. Avrei potuto anche strappare qualche contratto a presenza ma non mi divertivo più. E così ho smesso”.
L’ormai ex terzino ha parlato anche del rapporto con Mourinho, che gli è stato vicino nel momento peggiore: “Sì, soprattutto all’inizio. Quando sono finito fuori rosa è venuto spesso a vedere i miei allenamenti. Abbiamo parlato, gli ho detto che nello spogliatoio avrei potuto dargli una mano ma non potevo garantirgli poi un impiego stabile in campo. Non sapevo quante partite potevo reggere.”
In conclusione spiega come è finito fuori rosa: “Non penso sia stato lui a decidere. Perché parlando con i miei compagni, sapendo come si era speso Pellegrini per farmi reintegrare, probabilmente anche Mourinho lo scorso anno mi voleva in rosa. La decisione è stata del club. Poi dopo una stagione fermo, non mi sono più ripreso”.
G.
