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Lazio, Immobile: “Delusione e critiche, ecco perché ho pensato di lasciare la Nazionale”

Ha pensato a lasciare la Nazionale per la mancata qualificazione al prossimo Mondiale e per le successive critiche che gli sono piovute addosso. Lo ha raccontato Ciro Immobile, ancora centravanti titolare della Nazionale azzurra, dal ritiro di Coverciano: “Dobbiamo mettere un freno. Ho capito che non potevano essere gli altri a decidere del mio ritiro. Grazie anche al club ho deciso che avevo ancora tanto da dare. Il Mondiale è lontano, l’età avanza certo, ma se la mia condizione sarà questa so che potrò dare ancora qualcosa”

L’attaccante della Lazio, partito fortissimo anche in questa stagione, ha spiegato i motivi che lo stavano spingendo verso il ritiro dalla Nazionale: “Per la delusione dovuta alla mancata qualificazione al Mondiale e per le critiche molto forti. Sono due cose che ti segnano. Io, però, col passare delle settimane ho capito che non potevano essere gli altri a decidere del mio cammino, a decidere il ritiro al posto mio. Ovvio, queste cose ti segnano, ti fanno pensare. Chi mi ha convinto? Io credo Mancini non abbia mai avuto il dubbio sul mio ritiro, ne ho parlato molto con la mia famiglia e alla fine ho deciso di continuare”

Sui giovani ha detto: “Scamacca, Pellegri, Pinamonti… Raspadori ha fatto già l’Europeo con noi e lo valuto già un mezzo veterano. Gianluca ha deciso di andare in Premier, una scelta difficile e bisogna dargli tempo. Devono segnare col club per poi avere fiducia anche in Nazionale”

Immobile è poi tornato sulla questione che si ripresenta ogni volta che non segna in Nazionale: perché alla Lazio sì e in azzurro no? “Sul modulo dico che per me non cambia nulla, qualsiasi sia la scelta del mister per me va più che bene. Sulla prima domanda, me lo chiedo quasi tutti i giorni… Perché segno meno? Forse alla Lazio ho più margine di errore e fa rosicare il fatto che ho vinto 4 classifiche marcatori e poi con la Nazionale segno meno. Me lo chiedo tutti i giorni proprio perché voglio sempre migliorare e dare il massimo, a volte voler strafare ti porta a fare grosse cavolate”, ha concluso.

G.