Appena appresa la notizia della morte della Regina Elisabetta, ieri il sindaco di Roma Roberto Gualtieri ha espresso il suo omaggio con queste parole: «Con la scomparsa della Regina Elisabetta, The Queen, si chiude un’epoca. Straordinaria protagonista di due secoli con il suo regno, il più longevo di sempre, resterà per sempre nella storia». E così tutta la città è commossa, piange una sovrana che è diventata un simbolo per chiunque.
La Regina ha visitato più volte Roma. Da principessa, con il principe Filippo, venne nella Capitale per una vacanza e per festeggiare il suo 25esimo compleanno. Ad accoglierla all’epoca c’erano Luigi Einaudi e l’allora presidente del Consiglio, Alcide de Gasperi. Negli anni fu fotografata al Teatro dell’Opera, al Milite Ignoto e a piazza di Siena. Incontrò personaggi come Pertini e papa Giovanni Paolo II. La Regina era particolarmente legata alla città, per questo i cittadini romani sentono di aver perso una persona a loro molto cara. «Roma manda un pensiero commosso alla famiglia reale e a tutto il popolo britannico», continua il sindaco Gualtieri.
Ed in piazza di Spagna, nel centro della città, c’è una storica sala da tè aperta dal 1893, la Babington’s tea rooms, che per ricordare e rendere omaggio alla Regina venerdì rimarrà chiusa per lutto. «È un momento triste», racconta il titolare Rory Bruce. «È venuta a mancare un pezzo dell’Inghilterra. Elisabetta è stata una delle più grandi donne del regno».
L’ambasciata britannica a Roma ha messo la bandiera a mezz’asta nella sede di Porta Pia. Per l’intera comunità inglese nella Capitale il dolore è immenso. Sarà infatti aperto un libro delle condoglianze, fa sapere l’ambasciata. «Stiamo organizzando l’accoglienza per chi vorrà venire qui a rendere un omaggio o portare un fiore. Ci aspettiamo molte persone. La regina aveva un legame speciale con la città».
