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Colleferro, picchia la madre e la prende a sediate: 79enne in prognosi riservata

Una donna anziana è in prognosi riservata dopo essere stata presa a calci, pugni e sediate dal figlio che pretendeva dei soldi arrivando a minacciarla di gettarla dal balcone. La scena da incubo è stata interrotta dall’intervento dei vicini di casa che sentendo le urla della donna di 79 anni hanno chiamato i soccorsi.

Tutto è iniziato ieri mattina, lunedì 5 settembre, quando alla Centrale Operativa dei Carabinieri di Colleferro è arrivata una richiesta d’intervento da parte di un cittadino che aveva avvertito delle grida provenire dall’interno di un’abitazione del centro di Colleferro. Sul posto sono arrivati rapidamente i militari che hanno bussato alla porta dell’appartamento senza ottenere nessuna risposta. È stato quindi richiesto il supporto dei Vigili del Fuoco per forzare la porta ma nel mentre è arrivato un familiare dell’anziana donna, residente nell’abitazione che aveva le chiavi di casa e ha permesso ai carabinieri di entrare.

Ingresso che il figlio della donna, un 50enne, ha tentato più volte di bloccare continuando a chiudere la porta. A quel punto i carabinieri hanno utilizzato lo spray al peperoncino, riuscendo quindi a bloccare il 50enne. L’anziana madre, è stata trovata nella camera da letto in uno stato di choc con forti dolori alla testa e lividi in varie parti del corpo.

Picchiata a mani nude e con una sedia per un debito inesistente

La vittima, ascoltata al pronto soccorso dell’ospedale di Colleferro, ha raccontato i terribili momenti vissuti: versione confermata anche dai vicini. Secondo quanto ricostruito l’uomo, in evidente stato di alterazione psicofisica e per futili motivi, avrebbe aggredito la madre, colpendola con calci, pugni e con una sedia di legno. E poi avrebbe minacciato di gettarla dal balcone qualora non gli avesse restituito il doppio di un debito inesistente, di circa 400 euro.

L’anziana, per le lesioni riportate nella violenta aggressione – varie ecchimosi ed un ematoma frontale – è tuttora ricoverata in prognosi riservata, per fortuna non sembra essere in pericolo di vita. Per il 50enne, al termine delle formalità di rito, si sono spalancate le porte del carcere di Velletri. Dovrà difendersi dall’accusa di tentato omicidio, violenza e resistenza a pubblico ufficiale. (e.g.)