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Il Nobel Giorgio Parisi sceglie la pasta cotta a fuoco spento: ecco il trucco per risparmiare gas

Contro il caro bollette cento e una soluzione per risparmiare energia. L’ora legale permanente proposta dalla Sima (Società italiana di medicina ambientale) potrebbe far risparmiare all’Italia 1 miliardo di euro solo nel primo biennio e all’ambiente 400mila tonnellate di CO2. L’idea pare piacere anche ai partiti che potrebbero chiedere di adottarla prima del 30 ottobre quando per ora è fissato il passaggio all’ora solare. Magari non per sempre ma solo per qualche mese.

C’è invece una “ricetta” applicabile da subito e alla portata di tutti: la possibilità di consumare meno gas cuocendo la pastasciutta con il fornello spento o quasi. Tra i supporter il premio Nobel per la Fisica Giorgio Parisi. Lo scienziato romano ha rilanciato via Facebook la tecnica della cottura senza fuoco con qualche accorgimento. In primis il coperchio: “E’ fondamentale”.

Come funziona

Ma come si cuoce la pasta senza il fuoco acceso? Le teorie sono diverse e applicate da molti già da tempo. C’è chi dopo aver buttato la pasta chiude il gas appena l’acqua riprende a bollire, chi aspetta due minuti dal bollore e chi come Parisi tiene acceso il fuoco ma con il gas al minimo. Tutti concordano che il risultato è perfetto (per qualcuno riesce meglio con la pasta corta che con la lunga) e che appunto lo strumento magico è il coperchio. “La cosa più importante è tenere il coperchio sempre, il calore si perde moltissimo per evaporazione. Dopo che bolle la pasta io metto il gas al minimo, minimo, in maniera che bolla bassissimo senza consumare gas” spiega Giorgio Parisi.

8 minuti di risparmio di gas

“Si può anche provare a spegnere, come suggerito da questo post, che non è mio ma di Alessandro Busiri Vici e che ho semplicemente rilanciato” spiega Parisi. “Ovviamente in questo modo si consuma ancora di meno e penso che la pasta si cuocia lo stesso. In fondo la pasta si cuoce bene anche in montagna con l’acqua che bolle a 90 gradi. Il coperchio è fondamentale” sottolinea una volta ancora lo scienziato.

Quali sono i consigli del post citato dal premio Nobel? “Dopo aver portato l’acqua ad ebollizione buttate la pasta e aspettate 2 minuti…poi si può tranquillamente spegnere il gas, basta usare un coperchio e calcolare un minuto circa in più. Almeno 8 minuti di risparmio di gas!”. Non poco dato che la maggior parte delle famiglie italiane prepara un piatto di spaghetti almeno una volta al giorno. Praticamente 48 ore di gas risparmiato ogni anno. (e.g.)