Home NOTIZIE ATTUALITÀ Fiumicino, Alternativa: “Canale del Tevere invaso da pesci morti”

Fiumicino, Alternativa: “Canale del Tevere invaso da pesci morti”

Allarme pesci morti nel Tevere a Fiumicino. A denunciare l’episodio sono i parlamentari di Alternativa secondo cui “da ieri mattina il canale del Tevere di Fiumicino è invaso da una moria di pesci“.

“Le autorità competenti sembrano ignorare il potenziale rischio sanitario. Per non parlare degli incalcolabili disagi per il settore dei cantieri nautici e di quello turistico. Al momento – proseguono – non ci risulta che sia stato attuato alcun piano di rimozione dei pesci, pianificata alcuna necroscopia, o effettuate analisi delle acque”.

“A tre giorni dalla grande giornata di pioggia – aggiungono – la moria eccezionale di pesci appartenenti a varie specie, anche alloctone, suggerisce che presumibilmente i terreni a monte potrebbero essere stati trattati con pericolosi pesticidi e sostanze gravemente inquinanti per il fiume, la sua biodiversità e, conseguentemente, anche per l’ecosistema marino”.

“Verificare le cause e rimuovere i pesci morti”

“In ogni caso – sottolineano i parlamentari di Alternativa – è opportuno che le autorità sanitarie preposte verifichino le cause della moria e che si prendano immediatamente i dovuti provvedimenti per evitare ulteriori e gravi problemi sanitari, anche in considerazione delle elevate temperature, rimuovendo i pesci celermente”.

“Abbiamo comunque prelevato – proseguono – un campione delle acque che faremo esaminare per verificare la presenza di tutti gli inquinanti e xenobiotici. Il Tevere ha bisogno di un serio intervento di bonifica, di un coordinamento tra le diverse competenze per la verifica di tutti gli scarichi e delle quantità di pesticidi ed insetticidi che direttamente o indirettamente vi giungono illegalmente. Fermando scellerate disinfestazioni con prodotti tossici per l’ambiente e le persone. La situazione che abbiamo verificato oggi – concludono i parlamentari di Alternativa – è inquietante. Questo scempio dell’ambiente e delle creature che vi abitano non è più tollerabile. In attesa di capire meglio il perché di questa grave situazione invieremo richieste specifiche a Regione, Comune, Asl e tutte le autorità competenti”. 

E.