Ancora loro, seduti, con il gilet giallo. Uno affianco all’altro, in difesa del clima. Questo il motivo che spinge gli ambientalisti di Ultima Generazione a bloccare l’arteria principale della Capitale. E’ successo anche questa mattina, mercoledì 29 giugno, sul Gra in direzione Fiumicino. Gli attivisti sono rimasti seduti fino all’arrivo della polizia.
Un altro blitz era previsto a inizio settimana, poi sventato dalla Digos. In quell’occasione gli attivisti di Ultima Generazione spiegarono così cos’era successo: “Oggi il capo della Protezione Civile Fabrizio Curcio ha affermato che non si può escludere neanche il razionamento diurno dell’acqua e bisogna valutare come poter spegnere gli incendi che stanno scoppiando sempre più frequentemente.
Poi l’appello: “Il nostro Governo cosa sta facendo per proteggere la nostra vita e quella di altre di centinaia di migliaia di cittadinə? Cosa sta facendo il tuo Governo per proteggerti? Per proteggere le persone a cui vuoi bene? Ti chiediamo di venirci a conoscere in una presentazione e di unirti a noi, di unirti alla disobbedienza civile nonviolenta per la sopravvivenza”.
Concludeva il messaggio: “La strada che stiamo percorrendo è una strada che ci porterà verso il collasso, dobbiamo bloccarla. Dobbiamo bloccarla insieme. Dobbiamo bloccarla ora”. Oggi sono tornati in strada e sono intenzionati a farlo ancora. Per catalizzare l’attenzione sul problema climatico.
