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Indice di liquidità, il Tar respinge il ricorso della Figc

L’indice di liquidità rimane escluso dai requisiti obbligatori per l’iscrizione al prossimo campionato di Serie A. Il Tar ha infatti respinto il ricorso presentato dalla Figc, dopo che, lo scorso 13 giugno, Il Collegio di garanzia del Coni aveva parzialmente accolto il ricorso della Lega di Serie A, che chiedeva appunto di escludere l’indice di liquidità dai criteri necessari per l’iscrizione al campionato.
Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio (Sezione Prima Ter) presieduta da Francesco Arzillo ha respinto la domanda cautelare presentata dalla Figc cone le seguenti motivazioni raccolte dall’Adnkronos: “Non risulta dimostrato alcun pregiudizio grave e irreparabile in ordine ai futuri adempimenti amministrativi e all’avvio del campionato di Serie A, in dipendenza degli effetti del dispositivo della decisione del Collegio di Garanzia, nelle more della pubblicazione della motivazione, fermo restando che la presente controversia è circoscritta al Manuale delle Licenze della serie A, e avuto riguardo ai poteri di cui la Federazione è titolare e alla concreta situazione dei club di serie A”.
Il Tar ha sottolineato inoltre che “occorre anche aver riguardo al concorrente rilievo del principio della pregiudiziale sportiva, che preclude una valutazione analitica del fumus boni juris, anche con riferimento ai vizi procedurali prospettati dalla ricorrente (ivi compreso il profilo dell’incompetenza delle Sezioni Unite del Collegio), in assenza della pubblicazione della motivazione della decisione, atteso che nel nostro ordinamento la motivazione è coessenziale al giudizio; che occorre quindi valutare sinteticamente la pretesa cautelare dell’istante, la quale si riflette particolarmente nel periculum in mora. E che quindi la domanda cautelare proposta avverso il dispositivo deve essere respinta”.