Home NOTIZIE ATTUALITÀ Peste suina, Roma diventa un caso europeo: Bruxelles chiede misure severe e...

Peste suina, Roma diventa un caso europeo: Bruxelles chiede misure severe e stop a esportazione

Ora la peste suina africana arrivata nel Lazio mette in allerta anche l’Europa. La Commissione europea ha firmato ieri un’ordinanza attraverso la quale ha vietato “i movimenti di partite di suini detenuti nelle aree elencate come zona infetta e dei relativi prodotti verso altri Stati membri e paesi terzi”, per timore che il virus possa arrivare anche in altri paesi dopo Germania, Belgio e Italia.

La decisione, si legge nel testo dell’ordinanza firmata dalla Commissaria europea per la Sicurezza alimentare e la Salute pubblica, si è resa necessaria “perché la situazione epidemiologica nel nostro paese è ulteriormente cambiata per quanto riguarda la peste suina nel Comune di Roma”. La zona rossa citata nella Decisione comprende oltre 5 mila ettari della riserva dell’Insugherata e si allarga fino alla zona limitrofa del parco di Veio.

Nelle prossime ore arriverà la firma anche dell’ordinanza annunciata dal sottosegretario alla Salute Andrea Costa, che allargherà la zona rossa anche oltre al grande raccordo anulare, inglobando una porzione del quadrante nord della città, in un’area che dovrebbe includere La Storta e La Giustiniana.

Il passo successivo sarà l’abbattimento selettivo dei cinghiali, per il quale Roma si servirà di un commissario ad hoc. Intanto nella Capitale l’invasione dei cinghiali continua. Sono stati avvistati davanti ad ospedali e centri abitati. Un video diventato virale sul web mostra un branco di una decina di esemplari aggirarsi tra via Azzarita e via Mastrigli , in zona Cassia, tra lo stupore dei residenti.