Home NOTIZIE CRONACA Peste suina, 50mila cinghiali da abbattere: il piano approvato dalla Regione

Peste suina, 50mila cinghiali da abbattere: il piano approvato dalla Regione

È stato firmato ieri il piano regionale per il contenimento della peste suina africana nel Lazio. Il documento approvato dalla giunta Zingaretti dispone che i cinghiali da abbattere nei prossimi tre anni saranno 50mila, il doppio rispetto a quelli del precedente triennio. Una misura necessaria per contenere l’avanzata del virus, che ieri ha colpito altri cinque cinghiali, portando il totale a 32.

Sono circa 75mila gli ungulati presenti nel Lazio, secondo una stima della Regione. Due terzi di essi verranno abbattuti da qui al 2025. L’attività venatoria inizierà venerdì 17 giugno e avrà effetti su tutta la superficie regionale, e esclusione delle zone rosse individuate dal commissario straordinario. Questo perché la priorità è quella di contenere al massimo gli spostamenti dei cinghiali.

Il prelievo venatorio nelle zone ad alta presenza di ungulati infetti, potrebbe portare questi esemplari a spostarsi verso aree non ancora raggiunte dal virus. Gli interventi, si legge nel documento firmato ieri dalla Regione, saranno mirati “in presenza di cinghiali che presentano una innaturale confidenza e scarso timore per l’uomo, atteggiamenti connessi ad azioni di foraggiamento artificiale, accesso a fonti di cibo quali i rifiuti”.

Ad oggi cinghiali infetti nel Lazio sono 32. Sei giorni fa, invece, sono stati identificati i primi due casi di maiali positivi alla peste suina in un piccolo allevamento della zona rossa del Lazio. In quel caso tutti i capi relativi al piccolo allevamento familiare erano stati abbattuto il giorno successivo. Da venerdì si procederà anche con i cinghiali, il cui numero, ha affermato l’assessore alla sanità Alessio D’Amato “è eccessivo e al di fuori di un corretto equilibrio”.