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La Milinkocrazia riporta la Lazio in Europa

La Milinkocrazia al potere e l’Europa per il sesto anno diventa un dovere. All’ultimo respiro il Sergente ci mette la zampa e Perin non può farci davvero niente. Serviva un punto ed è arrivato sospinto da duemila cuori biancocelesti che hanno incitato i ragazzi di Sarri dal primo al novantacinquesimo. La Lazio era partita bene con la traversa di Cataldi, ma finisce il primo tempo sotto di due gol: prima Vlahovic di testa sfrutta una dormita di Marusic e poi Morata indovina l’angolo per il 2-0 del primo tempo. Dopo la passerella di addio di Chiellini e Dybala ecco che la Lazio rientra in campo rinfrancata: prima l’autogol di Alex Sandro dopo la capocciata di Patric su pennellata di Cataldi e infine il gol di Milinkovic che trovo l’unico angolo di porta libero dopo che Perin aveva schiaffeggiato una potente conclusione di Basic. L’Atalanta e la Fiorentina sconfitta dalla Sampdoria sono lontane 4 punti, è matematicamente Europa League. Ci si gioca il quinto o il sesto posto con la Roma nell’ultima giornata. Sarri ha raggiunto l’obiettivo dichiarato ad inizio stagione, ora tocca a Tare e Lotito allestire una squadra all’altezza della situazione