Ater spara nel mucchio mandando richieste di pagamenti arretrati a tappeto, ma di 17mila lettere una buona fetta sono state inviate per sbaglio. E così, tra famiglie che vanno improvvisamente nel panico, e destinatari che ormai sono passati a miglior vita, la situazione delle case popolari capitoline è un vero caos.
Si stima che siano circa 500 le raccomandate su cui Ater ha commesso degli errori, a causa di una banca dati a dir poco obsoleta. Si tratta del 3% del totale e fra questi i destinatari, diversi intestatari sono defunti, non da breve tempo ma addirittura da decenni.
Ater, raccomandate pazze: richiesti pagamenti arretrati da 300 a 6000 euro
Nella confusione le richieste di pagamento sono arrivate anche a chi da anni ha riscattato gli appartamenti. Succede ad esempio al Villaggio Olimpico o a Torre Spaccata, dove molti ex assegnatari e oggi proprietari hanno ricevuto diffide di pagamento dai 300 ai 6000 euro.
La beffa, oltre il danno, sta nella difficoltà nell’ottenere chiarimenti. Chi riesce a mettersi in contatto con Ater, nel migliore dei casi ottiene solo appuntamenti telefonici e a distanza di svariati mesi.
Ma la legge è comunque favorevole ai cittadini: da un lato, i debiti condominiali ordinari vanno in prescrizione dopo 5 anni, periodo che non si interrompe neanche all’arrivo della raccomandata. Inoltre, chi è diventato proprietario può star tranquillo: in nessun caso avrebbe potuto riscattare l’abitazione avendo arretrati non pagati.