L’unica candidatura avanzata dall’Italia nel 2022 a patrimonio dell’Unesco è a rischio a causa della guerra in Ucraina. Si tratta di Civita di Bagnoregio, collocata nel territorio della Tuscia, che a fine giugno sarebbe stata oggetto di discussione nella sessione del Comitato del patrimonio mondiale a Kazan, in Russia.
La richiesta che mette a rischio la designazione di Civita riguarda la revoca alla Russia dello status di membro dell’organizzazione e la scelta al posto di Kazan di un altro Paese organizzatore della sessione prevista per giugno. Una richiesta avanzata dal ministro della cultura ucraino, Olexander Tkachenko, che viene ancor più appesantita se si considera che la Russia al momento è presidente dell’ufficio del comitato del patrimonio mondiale. Richieste figlie dell’intenzione di isolare il Paese attraverso sanzioni economiche e di altro genere, come la decisione di escludere gli atleti russi e bielorussi dalle Paralimpiadi di Pechino oppure la decisione dell’European Broadcasting Union di non accettare alcun artista in rappresentanza della Russia all’Eurovision Song Contest a Torino.
Al momento non c’è nulla di certo, se non l’intenzione dell’intera comunità internazionale di scoraggiare l’invasione russa dell’Ucraina.
