Dopo i tanti ricorsi fatti, la Corte di cassazione stabilisce che sono legittime altre 100mila multe prese a causa della preferenziale di Portonaccio. “La segnaletica evidenziava in modo adeguato l’esistenza della corsia preferenziale”, così si legge nella motivazione della sentenza a riguardo di uno dei principali problemi di quella strada: la segnaletica. Le molte lamentele dei romani riguardavano proprio la mancanza di indicazioni che dal 20 aprile 2017 riservavano il transito ai soli mezzi di trasporto pubblico locale. Quasi 400mila contravvenzioni sono arrivate a 30mila automobilisti, multe che partivano dagli 80 euro ma dopo cinque giorni già si era a 94 euro. Ma per la Corte di Cassazione ci sono state i giusti avvertimenti: oltre la segnaletica, anche due comunicati stampa del 20 e del 21 aprile 2017 e i vari presidi organizzati per adeguare il gli utenti alla nuova disciplina.
“Il pronunciamento della Corte ci amareggia, ma non può oscurare quanto fatto in questi anni per tutelare i cittadini – spiega Carmine Laurenzano, avvocato di Codici, l’associazione che ha raccolto e promosso molti dei ricorsi presentati. L’associazione sta inoltre valutando la possibilità di un ricorso alla Corte europea per i diritti dell’uomo, una possibilità di cui però deve esserne valutata la fattibilità.
