Home PRIMO PIANO Protesta lavoratori delle partecipate, i sindacati: “Fallimento amministrazione Raggi”

Protesta lavoratori delle partecipate, i sindacati: “Fallimento amministrazione Raggi”

“Nessuna progettualità, servizi che non funzionano e lavoratori allo sbando”. Con le dure parole del segretario generale Cgil Roma e Lazio Michele Azzola si apre la manifestazione dei lavoratori delle società partecipate, che si sono radunati oggi, lunedì 5 luglio, davanti al Campidoglio per protestare contro “la gestione fallimentare dell’amministrazione Raggi”.

“Continui licenziamenti ed errori nell’affidamento dei servizi – fa eco Natale Nicola, segretario Cgil Roma e Lazio – l’amministrazione Raggi deve fermarsi e non commettere altri errori nella gestione delle partecipate. Chiediamo rispetto nei confronti del lavoro e dei cittadini”.

Un quadro “desolante”

Atac, Roma metropolitane, Multiservizi, Farmacap sono le società a controllo pubblico che versano in uno stato disastroso e “desolante”, spiegano i sindacati, la cui gestione da parte dell’amministrazione Raggi è stata bocciata anche dalla Corte dei conti. “Bilanci inattendibili, razionalizzazioni incomplete e violazione dei limiti di spesa” sono solo alcune delle contestazioni mosse dai giudici contabili.

A pagarne il prezzo più alto i lavoratori precari delle partecipate. In testa duecento dipendenti Atac in attesa di stabilizzazione contrattuale. Nei giorni scorsi la sindaca ha promesso una proroga di tre mesi dei contratti a termine e poi l’indeterminato, senza però – denunciano i rappresentanti dei lavoratori – “mettere Atac nelle condizioni di rispettare le clausole del concordato preventivo”.

“Oggi siamo qui per certificare il fallimento della politica di questa amministrazione sulle partecipate –  spiega Carlo Costantini, segretario generale Cisl Roma Capitale e Rieti – Negli ultimi giorni tre partecipate (Roma Capitale, Roma multiservizi, Farmacap) hanno visto mettere nero su bianco la quasi certa perdita di alcuni posti di lavoro”. “Non è più possibile che questa amministrazione – ha proseguito – non si renda conto che in questo modo le partecipate non vengono valorizzate, ma vengo portate al disastro. Noi ci aspettiamo un rapidissimo cambio di rotta”.

Gravissima la situazione all’interno di Roma metropolitane, la municipalizzata incaricata di progettare nuove linee e ammodernare quelle esistenti. Un’azienda sommersa dai debiti fuori bilancio, già in liquidazione dall’ottobre 2019 e con 90 dipendenti finiti in cassa integrazione a zero ore.

“Da cinque anni l’amministrazione sta vessando Roma Capitale – sottolinea Irene Simoncelli rsa Uil – Eravamo 176, siamo rimasti 132 mentre sono previsti altri 24 esuberi nel piano di risanamento proposto dal liquidatore. Noi abbiamo chiesto incontri a tutti i livelli, ma nessuno si è mai degnato di darci ascolto. Adesso 90 dipendenti su 132 entreranno in cassa integrazione a zero ore, mentre i rimanenti colleghi andranno in rotazione dal 25 al 75% di cassa integrazione”.

“Non è stato fatto ciò che un’amministrazione dovrebbe fare – ha detto Alberto Civita, segretario generale Uil Lazio – ovvero garantire il servizio ai cittadini curando le partecipate, le aziende che effettivamente il servizio lo erogano. Quello che ha fatto invece è stato il disastro che abbiamo sotto gli occhi: le società sono in liquidazione o in procinto di andarci, il contratto ponte di Roma multiservizi che rischia di mettere a dura prova sia i posti di lavoro dei dipendenti che i servizi stessi e la situazione di Atac, Ama, Farmacap e Roma metropolitane”.