Nella Capitale, in seguito a un controllo di routine, dodici tra medici e infermieri sono risultati positivi al coronavirus dopo aver ricevuto entrambe le dosi del vaccino. I casi non riguardano un unico focolaio, ma sono stati registrati in strutture diverse. Sulla questione, che desta preoccupazione tra gli operatori, sta indagando la società italiana di malattie infettive per capire in che modo esattamente si comporta il vaccino.
“Contagiarsi, anche dopo aver ricevuto la seconda somministrazione – ha riferito al Messaggero il virologo Massimo Andreoni – non significa automaticamente che il vaccino è stato poco efficace”. Tutti i contagiati, infatti, sono asintomatici e l’obiettivo del farmaco – ha ricordato Andreoni – “è bloccare la malattia, non l’infezione”.
Toccherà ora agli esperti chiarire se i vaccinati positivi al virus siano infettivi e dunque veicolo di contagio. Un aspetto chiave per la lotta al virus, che però passa attraverso il rispetto delle norme di sicurezza anche da parte di chi ha già ricevuto il vaccino.
Sputnik, Spallanzani: “Efficace
Nel frattempo è arrivato un nuovo parere tecnico-scientifico dello Spallanzani sul vaccino russo Sputnik. L’Istituto di malattie infettive ne ha approvato l’efficacia. “Ottimo profilo di sicurezza a breve termine – si legge nel documento – e risposta immunitaria comparabile a quella dei vaccini già autorizzati”.
