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Turismo, rischio overbooking per il Giubileo: l’allarme di Unioncamere

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L’anticipo degli eventi epocali come il Giubileo del 2025 e le Olimpiadi invernali di Milano-Cortina 2026 solleva una doppia preoccupazione per il turismo italiano: l’elevato rischio di overbooking e la carenza di personale qualificato nel settore. Secondo Andrea Prete, presidente di Unioncamere, l’Italia potrebbe non avere una capacità ricettiva sufficiente per gestire l’afflusso previsto di turisti. Inoltre, la mancanza di addetti qualificati è un ulteriore ostacolo, con quasi la metà delle posizioni vacanti e una significativa carenza di competenze.

Rischio overbooking per il Giubileo: la proposta di Unioncamere

“Dobbiamo guardare con attenzione e senso di responsabilità perché in entrambi i casi c’è il rischio di overbooking con una capacità ricettiva insufficiente a far fronte al numero di turisti attesi” ha sottolineato Prete.

In vista di eventi come il Giubileo, il presidente di Unioncamere propone di risolvere la carenza di personale aprendo le porte ai lavoratori stranieri regolari, provenienti da paesi dove potrebbero essere presenti anche italiani che vogliono tornare in patria, specialmente dall’America Latina.

Questa soluzione potrebbe alleviare la pressione sul mercato del lavoro e garantire una forza lavoro adeguata per gestire l’afflusso turistico durante i grandi eventi come il Giubileo o le Olimpiadi.

“A questo fattore va aggiunta una difficoltà ancora più rilevante che è la carenza di addetti, un addetto su 2 non si trova e infatti, su quasi 1 milione e 146mila entrate di personale programmate nel 2023 il 47,7% era difficile da reperire, bel 31,7% dei casi per mancanza di candidati e mancano anche le competenze” ha aggiunto Prete.

Il ruolo delle camere di commercio

Inoltre, Prete suggerisce un maggiore coinvolgimento delle camere di commercio nella digitalizzazione del settore turistico. Le camere potrebbero svolgere un ruolo cruciale nel creare canali digitali per le imprese turistiche italiane, consentendo loro di presentarsi sui mercati internazionali senza dover ricorrere a piattaforme digitali esterne.

Questo potrebbe aiutare le imprese a ridurre i costi e a ottenere una maggiore visibilità online, migliorando così la loro competitività nel mercato globale del turismo.