Home SPETTACOLI MUSICA Beatlestory, al Teatro Olimpico rivive la magia dei Fab Four

Beatlestory, al Teatro Olimpico rivive la magia dei Fab Four

Il 6 aprile 2024, alle 20:30, il Teatro Olimpico di Roma ospiterà lo spettacolo Beatlestory, uno show che permetterà di rivivere l’incanto dei Beatles dal ’62 al ’70, scritto e diretto da Roberto Angelelli e Patrizio Angeletti, con la supervisione di Tonino Tosto. Si tratta di un grande tributo alla band più influente nella storia della musica rock, che celebra anche i 60 anni di “A Hard Day’s Night”, uno dei più grandi album di tutti i tempi.

Beatlestory a Roma

Beatlestory è stato in scena per 8 anni in Italia, Europa e America, con i Fab Four – quattro artisti (Patrizio Angeletti, Claudio Iemme, Roberto Angelelli, Armando Croce) che incarnano e suonano come i Beatles.

Partendo dalle strade di Liverpool e passando attraverso gli anni della Beatlemania fino ai loro grandi successi in studio, lo spettacolo riporta in vita oltre 40 dei loro brani più celebri, tra cui: “She Loves You”, “I Want To Hold Your Hand”, “Twist and Shout”, “Yesterday”, “Sgt. Pepper’s Lonely Hearts Club Band”, “All You Need Is Love”, “Come Together”, “Let It Be”, “Hey Jude”.

Scritto e diretto da Roberto Angelelli e Patrizio Angeletti, con la supervisione di Tonino Tosto, Beatlestory ha una durata di 2 ore e si articola in 5 scenari: Beatlemania – Shea Stadium – Sgt Pepper – Summer of Love – Abbey Road. Ogni scena rappresenta un periodo diverso nella storia dei Beatles e è introdotta da video d’epoca, trasportando lo spettatore nel contesto storico, politico-sociale e musicale preciso in cui la band si trovava.

Con costumi fedelmente riprodotti, strumenti vintage e scenografie incantevoli, Beatlestory offre un ritratto autentico della band che ha segnato la storia della musica internazionale. Non è solo un concerto, ma uno spettacolo curato nei minimi dettagli, coinvolgente ed emozionante, come testimoniato dalle parole di Paolo Bonolis nel 2016 all’Arena di Verona: «Lo Show dei Beatles che mi ha aperto gli occhi sul mondo delle Tribute Band».