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Roma, pino di 15 metri crolla sulle auto all’Eur: era stato verificato a maggio

In attesa al semaforo poi il boato di un pino crollato con rami e chioma che precipitano sulle auto ferme lasciando terrorizzati gli automobilisti. Una tragedia sfiorata quella di ieri mattina a Roma sulla Cristoforo Colombo all’Eur.

Roma, pino di 15 metri crolla sulle auto: tragedia sfiorata sulla Colombo

Un pino di circa 15 metri è caduto invadendo la carreggiata all’altezza di viale Asia e colpendo due auto. Una terza è riuscita ad evitare l’albero, ma è stata colpita dal semaforo abbattuto nel crollo. Nessun ferito, ma tanta paura tra le sei persone coinvolte che si sentono vive per miracolo.

Al momento del crollo al semaforo della Colombo in direzione Ostia c’erano una 47enne alla guida di una Volkswagen, un taxi con due passeggeri a bordo e una Fiat 500 con due donne. Poi la corsa dei soccorsi con i vigili del fuoco che hanno liberato chi era bloccato in auto e gli agenti della polizia locale per i rilievi. Sul posto anche carabinieri, polizia e ambulanze del 118, ma nessuno dei coinvolti ha necessitato delle cure mediche.

L’albero era stato verificato a maggio 2023

Tanta paura ma in salvo nonostante lo schianto impressionante. Resta comunque la domanda su come sia potuto accadere. “L’albero in questione, così come tutti gli esemplari presenti su via Cristoforo Colombo è stato oggetto di prove di trazione, ossia di verifiche strumentali di tenuta delle alberature” ha spiegato Sabrina Alfonsi assessora all’Ambiente di Roma Capitale che ha chiesto “una relazione puntuale al dipartimento Tutela Ambientale”.

La relazione dell’agronomo

La relazione dell’agronomo su questo albero, redatta in data 3 maggio 2023, – ha spiegato Alfonsi – individuava una probabilità di cedimento compresa tra lo 0,2% e lo 0,02% prescrivendo la necessità di monitoraggi e interventi di riconfigurazione della chioma che sono stati puntualmente effettuati anche in previsione del passaggio del Giro d’Italia”.

Alberi a fine vita

“Come per i pini caduti a Piazza Venezia lo scorso anno si tratta di alberi in molti casi giunti a fine ciclo vitale – ha aggiunto l’assessora – Una condizione che, aggiunta a fenomeni legati al cambiamento climatico, con lunghi periodi di siccità alternati a forti piogge, moltiplica i potenziali fattori di rischio”.

“Fin dall’inizio del nostro mandato – prosegue – abbiamo raddoppiato gli investimenti sulla cura del verde rispetto agli anni precedenti e grazie a queste maggiori risorse abbiamo verificato nel 2022 più di 80 mila alberi e decuplicato il numero degli interventi di potatura, passando dai circa 6.000 del 2020 agli oltre 70 mila alberi potati nel 2022. Per il 2023 questo trend di attività è confermato. Ciò indica – conclude Alfonsi – che i necessari interventi di monitoraggio costante e degli eventuali abbattimenti con sostituzione delle alberate sono la strada giusta per ridurre i rischi di cedimenti e tutelare la pubblica incolumità”.