Reperti archeologici di inestimabile valore tenuti in una cassetta nella casa occupata abusivamente. Sono stati trovati nel 2021 durante uno sgombero di una abitazione alle porte di Roma e sequestrati. Ora concluso l’iter giudiziario sono stati consegnati al Museo Nazionale Romano alle Terme di Diocleziano.
Reperti archeologici trovati durante uno sgombero alle porte di Roma: consegnati al museo
Lo scorso 18 marzo i Carabinieri della Stazione di Castel Gandolfo, insieme ai Carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale, hanno consegnato nelle mani di Stéphane Verger direttore Museo Nazionale Romano alle Terme di Diocleziano, una serie di reperti archeologici risalenti alla prima epoca imperiale romana.
I reperti
Si tratta di un torso maschile marmoreo in cui si riconosce una copia dell’Eros di Tespie con l’arco, tratto da un originale in bronzo del grande scultore greco Lisippo (IV sec. a.C.).
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Trovate inoltre due porzioni di un torso maschile panneggiato, frammenti di lastra marmorea decorata, porzioni di rivestimento marmoreo, porzioni di basamento marmoreo di statua e un puntale di anfora da trasporto.
La scoperta in una casa occupata a Castel Gandolfo
Questi frammenti sono stati trovati dai Carabinieri, nel 2021, a Castel Gandolfo, in via dei Pescatori, durante lo sgombero di un’unità immobiliare.
Con la collaborazione del reparto specializzato dei Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale di Roma e della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio dell’area metropolitana di Roma i reperti ritrovati furono catalogati e sequestrati.
A seguito dell’iter giudiziario presso il Tribunale di Velletri si è giunti alla loro confisca per cui è stata successivamente disposta l’assegnazione di tali resti al Museo Nazionale Romano per la presa in carico e la custodia.