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Pasqua 2024: caro voli in arrivo (VIDEO)

Truzzi: "Il fenomeno del caro voli sembra senza soluzione, e le compagnie aeree continuano ad imporre il proprio strapotere"

Qui il servizio realizzato per la puntata di Punto di Rottura del 18 marzo 2024.

Pasqua è alle porte e, con l’avvicinarsi della festività, Assoutenti mette in guardia i consumatori sulle previsioni dei rincari che come ogni anno nelle prossime settimane non risparmieranno nessun settore: dai trasporti al turismo, dagli alimenti agli alberghi.

Il Centro di formazione e ricerca sui consumi, in collaborazione con l’associazione, ha realizzato un’indagine da cui è emerso che, per chi si vuole recare in Sicilia, in Sardegna o all’estero nei giorni di festa, i prezzi dei biglietti andata e ritorno sono per lo più proibitivi.

“Nonostante gli sforzi messi in campo dal Governo, il fenomeno del caro-voli sembra senza soluzione, e le compagnie aeree continuano ad imporre il proprio strapotere ricorrendo ad algoritmi che fanno salire le tariffe alle stelle in concomitanza con i periodi di festa e le partenze dei cittadini, senza che gli utenti possano in alcun modo difendersi da tali politiche scorrette” – dichiara Furio Truzzi, presidente del Centro di formazione e ricerca sui consumi (C.r.c.).

“Con queste tariffe viaggiare in aereo sta diventando sempre più un lusso per ricchi, una situazione che lede il concetto di continuità territoriale e danneggia non solo i consumatori, costretti e rinunciare alle partenze o tagliare i giorni di villeggiatura, ma anche le imprese locali, disincentivando il turismo” – commenta il presidente di Assoutenti, Gabriele Melluso.

Non solo il caro voli: rincari per spesa, alloggi e ristoranti

Si parla di una vera e propria stangata anche per chi vuole dormire fuori perché le tariffe di alberghi e motel subiscono in quel periodo una crescita del + 6,9%, mentre per le altre strutture come b&b, casa vacanze e appartamenti ci si avvicina ad un + 9,1%.

I rincari riguardano anche i ristoranti dove la spesa media oggi è più cara del 3,9 % rispetto lo scorso anno. Per chi resterà a casa invece, imbandire la tavola sarà un’impresa perché, a parità di consumi rispetto allo scorso anno, si spenderanno complessivamente i 2,2 miliardi di euro: insomma, riempire il carrello della spesa rischia di essere proibitivo…

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