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Spettacolo, al Teatrosophia arriva “Karibuni”: il regista Bruno Petrosino a Non solo Roma

Al Teatrosophia arriva “KARIBUNI – Il sangue è rosso per tutti”, il viaggio di un uomo alla scoperta di una terra

Ospite in collegamento Bruno Petrosino, regista e attore di “Karibuni – il sangue è rosso per tutti”

Bruno Petrosino e Giancarlo Di Giacinto sono i due protagonisti di Karibuni, la nuova pièce in scena dal giovedì 7 a domenica 10 marzo a Teatrosophia.

Karibuni (in lingua swahili, “benvenuti”), raccoglie il bagaglio sensoriale, immaginifico ed emotivo dell’autore/attore, accumulato e vissuto nei suoi viaggi in Africa tra gli anni ‘60 e 2000.

Con l’ausilio della musicalità dello swahili e una sperimentazione sonora che va dal tradizionale all’elettronico, “giocandoci” per meglio evocare le atmosfere umanitarie e spirituali del luogo, si vuole entrare in un mondo di altri tempi (o forse non tanto) per raccontarne la poesia, le tracce di una cultura e un pensiero diversi, ma che ancestralmente appartengono a tutti in quanto umani o, ancor più, in quanto viventi. Con un occhio di riguardo sul tema della libertà e della pace tra uomo e uomo, tra uomo e Natura.

Giancarlo, autore del libro e narratore di se stesso in scena, ci riporta al presente la sua avventura, affiancato dal suo alter-ego del passato, che si sdoppia e si fa musica, danza, lingua, stoffe, fotografie, persone care, oggetti rari e lontani quanto i ricordi che li impreziosiscono, e che rappresenta la testimonianza di qualcosa che non si può più trovare, se non nelle parole, appunto, di Giancarlo. È quella la “vera” Africa presente sulla scena: la “sua” Africa.

“L’intento, mio e di Andrea, è di donare al racconto di Giancarlo una dimensionalità ulteriore, di portarlo a noi: – ha raccontato Bruno Petrosino – noi che non siamo mai stati in Africa, ma che dell’incontro con Giancarlo e della sua storia abbiamo fatto grande, immenso tesoro, e un motore per conoscere ed incorporare linguaggi fisici, vocali, strumentali e filosofici nuovi, che potessero al contempo creare un connubio con quello che noi già siamo, senza mai tradirlo del tutto, ma rinnovandolo. Ciò porta a specificare il reale tema affrontato nel nostro percorso: l’INCONTRO con l’Africa.  Noi, per come siamo, e l’Africa”.

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