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Il focus della settimana con la redazione de “Il Faro Online”

Insegue i vicini per le vie di Fondi, poi con un testacoda gli sbarra la strada: stalker in manette

Ospite in collegamento Clarissa Montagna, redazione “Il Faro Online

La Polizia di stato di Fondi, nei giorni scorsi, ha proceduto a sottoporre un uomo, classe 1973 originario di Fondi, alla misura cautelare della custodia in carcere, dando esecuzione all’Ordinanza emessa dal GIP del Tribunale di Latina, su richiesta formulata dalla locale Procura della Repubblica.

La misura restrittiva ha sostituito quella personale del divieto di avvicinamento alle persone offese che gli era stata applicata due settimane fa a tutela delle vittime, ovvero i vicini di casa dell’arrestato, vittime da tempo di atti persecutori ed una serie di gravi azioni intimidatorie.

Dopo questo primo provvedimento, il soggetto era stato anche esortato, in sede di interrogatorio di garanzia, dallo stesso Giudice ad attenersi alla misura cautelare che gli era stata imposta, secondo le prescrizioni espresse nell’Ordinanza. Tuttavia, nonostante il divieto di avvicinamento a tutti i membri della famiglia, alla loro abitazione, ai luoghi di lavoro e a quelli da loro abitualmente frequentati, assicurato anche con l’applicazione del braccialetto elettronico, il soggetto ha violato in più occasioni le varie prescrizioni.

In una circostanza ha seguito in macchina le vittime per poi effettuare un testacoda, posizionandosi in modo tale da costringerli a non riprendere la marcia, continuando con evoluzioni spericolate davanti i figli minori dei malcapitati. 

Dimostrando un’evidente quanto pericolosa incapacità di autocontrollo ed un’assoluta incuranza per le decisioni dell’Autorità Giudiziaria, al punto tale da rendere vano il primo provvedimento restrittivo, gli è stata dunque applicata la misura della custodia in carcere. A darvi esecuzione gli investigatori della Squadra Di Polizia Giudiziaria del Commissariato di P.S. di Fondi, che a seguito della notifica dell’ordinanza, lo hanno condotto presso la Casa Circondariale di Latina”.

Impigliati nella rete di una porta da calcio, morti 2 daini a Fregene

Due daini morti in due giorni consecutivi, in circostanze analoghe, a Fregene. Un secondo esemplare è stato trovato senza vita mercoledì 21 febbraio, nel parco giochi di via Maiori, incastrato con il palco delle corna nella rete di una piccola porta da calcio.

Come nel primo caso di martedì 20 febbraio il daino, maschio, che non presenterebbe ferite da presunta aggressione o di altro tipo, potrebbe essere morto per soffocamento o malore durante i tentativi, non riusciti, di liberarsi, avvolgendosi nella rete.

Residenti, sconcertati dai due episodi che si sono succeduti, in linea temporale, ad una distanza di una quindicina di ore uno dall’altro, chiedono dei provvedimenti all’Amministrazione comunale di Fiumicino affinché venga eliminata tale situazione di rischio per gli animali, assieme ad un rafforzamento od innalzamento della recinzione, affinché i daini, che arrivano dalle aree boschive vicine, non scavalchino nel parco.

Castel Porziano, al via l’operazione capodoglio per il recupero dello scheletro di un giovane esemplare

In occasione della Giornata Mondiale delle Balene tecnici, biologi, veterinari dell’IZS Lazio e Toscana, WWF, Museo di Storia Naturale dell’Università di Pisa al lavoro per riportare alla luce il capodoglio spiaggiato 5 anni fa sul litorale laziale.

Sarà una sorta di “rinascita” quella del giovane capodoglio, spiaggiato e morto nel 2019 sulla costa laziale, successivamente seppellito nella Tenuta Presidenziale di Castelporziano per permetterne la decomposizione in sicurezza e in questi giorni tornato alla luce. Sono partite, infatti, le operazioni di scavo e pulizia dello scheletro che, una volta pronto, è destinato alla Casa Pelagos, il nuovo museo interattivo sul Santuario dei Cetacei inaugurato lo scorso anno nell’Oasi WWF di Orbetello, in Toscana.

Questo lungo progetto di recupero, che verrà documentato in ogni sua fase, rappresenta un’impresa di straordinaria importanza e unica in Italia per la collaborazione fra istituzioni e che coinvolge due aree naturali, il Segretariato generale della Presidenza della Repubblica, un istituto di ricerca scientifica, un’associazione e un’Università per un obiettivo comune: restituire alla comunità il fascino di questi giganti del mare spesso minacciati valorizzando gli aspetti di ricerca e di divulgazione.

La salvaguardia dei Cetacei nel Mediterraneo passa, infatti, anche attraverso la conoscenza delle specie che lo abitano.

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