Oggi, di fronte alla sede romana della Provincia Autonoma di Trento in via della Scrofa, si è svolto un blitz animalista denominato ‘operazione Artiglio’, non autorizzato. Walter Caporale, presidente degli Animalisti italiani, ha dichiarato: “Ci siamo incatenati per attirare l’attenzione delle istituzioni che ignorano la necessità di una riforma legislativa urgente che tuteli davvero la vita della fauna selvatica e di tutte le specie animali”.
Ha aggiunto: “Non è giusto che per una cattiva gestione del Progetto Life Ursus, per la mancanza di adeguate misure preventive come l’assenza dei cassonetti anti-orso, questi splendidi animali vengano catturati per essere imprigionati e destinati alla cattività nell’inadeguato Centro faunistico del Casteller a Trento o peggio ancora uccisi. Sono vite senzienti, non giocattoli”.
Animalisti, il motivo del blitz
I promotori del blitz hanno poi spiegato il motivo dell’operazione: “L’obiettivo è evidenziare le condizioni inaccettabili in cui sono tenuti gli orsi, vittime della negligenza e della scarsa attenzione delle autorità competenti”. “È imperativo agire ora per porre fine a questa situazione disastrosa”, ha dichiarato Stefano Fuccelli, presidente del Partito animalista europeo.
E ancora: “Gli orsi meritano rispetto e dignità, non possono essere trattati come oggetti da esposizione o fonte di profitto. Chiediamo un intervento urgente per porre fine agli omicidi legalizzati e migliorare le condizioni di vita degli orsi in cattività, garantendo loro un futuro migliore, in un habitat adeguato all’etologia dei plantigradi”. “Bisogna agire subito, non ci fermeremo fino a quando non avremo un tavolo di confronto con la Provincia di Trento”, concludono.