Qui la copertina che introduce al tema della puntata di Extra del 15 febbraio 2024: “Corruzione, l’Italia migliora ma di poco: siamo al 41esimo posto su 180 paesi.”
Al pari del fatturato della malavita organizzata e dell’evasione fiscale, la corruzione è una delle piaghe che sistemicamente sottrae all’economia reale del nostro paese decine di miliardi di euro all’anno: sono cifre ipotetiche, perché ovviamente possono essere riscontrate soltanto con le operazioni delle forze dell’ordine che per quanto attive si teme possano riuscire a intercettare solo una parte degli episodi di corruzione che effettivamente si consumano nell’ombra.
Ma sono stime comunque importanti, perché danno un’idea di quanto certi fenomeni illeciti possano danneggiare la collettività costretta a farsi carico indebitamente sia del costo di un appalto che della relativa tangente.
La corruzione in Italia
Ma c’è un dato che forse fa riflettere ancora di più ed è quello relativo alla percezione di corruzione di chi vive e lavora in Italia. A diffonderlo ogni anno è TRANSPARENCY ITALIA, un’organizzazione internazionale non governativa che si occupa di analizzare la diffusione della corruzione non solo in ambito politico e di analizzare le relative correlazioni sociali, economiche e culturali che nel 1995 ha creato il l’Indice di corruzione percepita dove a parlare sono soprattutto gli imprenditori, coloro che con l’economia reale si confrontano ogni giorno e se un concorrente non rispetta le regole ne sono direttamente danneggiati: nell’ultimo rapporto l’Italia è al 41° posto su una classifica di 180 paesi, un dato certo non esaltante ma che può essere letto con un filo di speranza perché negli ultimi anni la situazione è molto migliorata… Anche se bustarelle o stecche, come si chiamano in gergo le tangenti, sono un’abitudine che stenta a scomparire…
