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Roma, raddoppiato il numero di case popolari assegnate in graduatoria nel 2023

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Dai dati forniti dagli uffici del Dipartimento del Patrimonio e Politiche abitative di Roma Capitale emerge un notevole aumento delle assegnazioni di alloggi popolari rispetto all’anno precedente. Quest’anno, sono stati assegnati 280 alloggi tramite graduatoria, oltre a 44 alloggi destinati a chiudere l’occupazione in Viale del Policlinico e 81 alloggi riservati alla ricollocazione dei nuclei familiari per avviare i lavori del PNRR, soprattutto nei quartieri di Tor Bella Monaca, Corviale, Santa Maria della Pietà, Porto Fluviale e Cardinal Capranica. Complessivamente, nel 2023 sono stati attribuiti un totale di 405 alloggi popolari.

Nel 2022, invece, le assegnazioni sono state 351, di cui solamente 127 tramite graduatoria. La restante quota è stata destinata agli sgomberi delle grandi occupazioni, avvenuti con il coordinamento della Prefettura e in accordo con Regione Lazio, Ater e Municipi.

Case popolari a Roma, Zevi: “Risultati frutto di duro lavoro”

Tobia Zevi, Assessore al Patrimonio e alle Politiche abitative di Roma Capitale, ha commentato i dati forniti dagli uffici del Dipartimento del Patrimonio e Politiche abitative di Roma Capitale: “Questi dati dimostrano l’efficacia del lavoro che abbiamo intrapreso, Noi ci impegniamo quotidianamente per dare risposte concrete alle esigenze abitative della nostra città, ma è chiaro che l’emergenza aumenta e vorremmo poter fare di più. Per questo cambieremo i criteri del Bando ERP e speriamo di acquistare molti nuovi alloggi grazie al Bando per l’acquisto di case che scade nei prossimi giorni” conclude Zevi.

Bando ERP, cosa può cambiare

Trapelano intanto le possibili novità dei criteri del Bando ERP, che potrebbe diventare completamente online, gestito da Risorse per Roma attraverso un portale dedicato, consentendo la presentazione delle nuove domande e delle integrazioni in formato digitale. In questo modo non sarà più necessario recarsi di persona agli sportelli e, come è stato fatto con i bandi per gli affitti, gli uffici non si riempiranno di documenti cartacei.