Home NOTIZIE CRONACA Maccarese, muore operaio schiacciato da gru. Sindacati: “Inaccettabile”

Maccarese, muore operaio schiacciato da gru. Sindacati: “Inaccettabile”

Manifestazione #BastaMortiSulLavoro

Ieri pomeriggio, a Maccarese, un operaio meccanico specializzato, di 29 anni, ha perso la vita in seguito a un tragico incidente sul lavoro. L’uomo è stato schiacciato da una gru mentre stava eseguendo operazioni di manutenzione in una ditta agricola nei dintorni del comune sul litorale romano.

L’incidente è avvenuto intorno alle 15, quando la gru si sarebbe sganciata dalla parte laterale di un camion, travolgendo l’operaio. Nonostante i tentativi dei sanitari del 118 di rianimarlo, non c’è stato nulla da fare per il giovane, che era stato regolarmente assunto.

Sul luogo dell’incidente sono intervenuti il personale del servizio prevenzione e sicurezza ambienti di lavoro della Asl Roma 3 e i Carabinieri della stazione di Fregene, che ora stanno indagando per comprendere la dinamica dell’accaduto. Da una prima ricostruzione, sembra trattarsi di un evento accidentale, ma saranno condotte verifiche sullo stato di manutenzione della gru e degli altri apparecchi.

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Enrico Coppotelli, segretario generale Cisl Lazio, ha dichiarato: “Apprendiamo con profondo dolore dell’ennesimo, tragico incidente mortale sul lavoro avvenuto ieri a Maccarese, in un’azienda agricola dove un giovane operaio, appena trentenne, ha perso la vita schiacciato da una gru sospesa ad un macchinario sul quale stava facendo manutenzione. Ovviamente le indagini degli inquirenti stabiliranno l’esatta dinamica dell’accaduto ma noi, oltre ad esprimere alla famiglia e ai colleghi il nostro cordoglio, chiediamo con forza più controlli e formazione adeguata. Per contrastare con efficacia la piaga degli incidenti sul lavoro, inammissibili, ci vuole tanta formazione, a partire dai banchi di scuola come sta chiedendo la Cisl, osservanza delle regole e controlli stringenti. La cultura della sicurezza nei posti di lavoro deve permeare la nostra società a ogni livello”.

Flai e Uila in una nota, ricordano: ”Non è più accettabile una condizione, per la quale, un lavoratore esca di casa per lavorare e non ne faccia ritorno. Crediamo che, oltre alle eventuali responsabilità da accertare, rispetto all’accaduto, ci sia una irresponsabilità politica, di questo governo e non solo, rispetto agli investimenti sul tema della salute e sicurezza delle lavoratrici e dei lavoratori in questo paese”.

E ancora: “Nel 2023 sono state 1467 le persone che hanno perso la vita sul posto di lavoro, ed il 2024 continua su questa scia di sangue”, ricordano le organizzazioni sindacali. ”Le istituzioni non possono limitarsi ad essere i certificatori delle morti che quotidianamente avvengono nel nostro paese ma devono farsi parti attive di un processo di “azzeramento” delle morti sul lavoro attraverso prevenzione formazione e vigilanza”.