“Aiuto, c’è una donna con un’ascia in mano e un uomo insanguinato”. E’ stata la segnalazione di una vicina di casa a dare l’allarme nei giorni scorsi a Santa Marinella sul litorale a nord di Roma. Sul posto sono intervenuti i carabinieri che hanno soccorso la vittima un uomo di 72 anni trovato con ferite alla testa, in un lago di sangue e rintracciato la presunta autrice dell’aggressione una donna 39enne romena, fermata per tentato omicidio.
Roma, 72enne aggredito con un’ascia in casa a santa Marinella: la vicina di casa dà l’allarme
A dare l’allarme lo scorso 8 gennaio è stata una vicina che ha chiamato terrorizzata il 112 chiedendo aiuto e affermando che nel palazzo c’era una donna con un’ascia in mano e un uomo che chiedeva aiuto con il volto ricoperto di sangue.
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Sul posto sono intervenuti i carabinieri della sezione radiomobile e arrivati nella casa hanno trovato la vittima riversa in una pozza di sangue. Soccorso dai sanitari del 118, l’uomo è stato immediatamente portato in ospedale a Civitavecchia e poi elitrasportato al policlinico Gemelli di Roma. Secondo quanto si apprende l’uomo sarebbe stato colpito con una roncola, la ferita più grave alla testa.
Fermata una donna per tentato omicidio, rintracciata per le vie del centro
Le immediate attività svolte dai carabinieri hanno permesso di identificare e rintracciare dopo poco la presunta autrice del gesto, che si era data alla fuga a piedi per le vie del centro cittadino.
L’indagata, una 39enne romena, è stata condotta presso la caserma di via Antonio da Sangallo, e vagliati gli elementi in possesso e d’intesa con la Procura della Repubblica di Civitavecchia, è stata prima sottoposta a fermo di polizia giudiziaria.
Aggredito in casa
Dovrà rispondere di tentato omicidio ai danni di un 72enne originario della Tanzania ferito gravemente nella propria abitazione a Santa Marinella.
La donna è stata quindi associata presso la Casa di reclusione di Civitavecchia. All’esito dell’udienza di convalida, il Tribunale di Civitavecchia ha convalidato il fermo operato e irrogato nei confronti della donna la misura cautelare della custodia in carcere.
A quanto si apprende tra i due non c’era un rapporto sentimentale consolidato e non convivevano. Ancora da chiarire il movente dell’aggressione. L’indagata davanti al Gip si è avvalsa della facoltà di non rispondere. Bisognerà aspettare che la vittima sia in condizioni di parlare per avere dettagli su quanto accaduto.
