Roma compie un notevole passo avanti nel potenziamento del sistema di trasporti con l’aggiudicazione dell’appalto per la realizzazione della Tranvia Togliatti. L’assegnazione è avvenuta al Raggruppamento Temporaneo di Imprese, formato dal consorzio stabile Pangea Scarl, mandataria, e Sielte Trasporti Srl., Se.Ge.Co Srl e Dsba Srl in qualità di mandanti.
La nuova Tranvia Togliatti a Roma
Questa nuova tranvia, la seconda dopo la Termini-Vaticano-Aurelio, fa parte dell’Investimento PNRR “Sviluppo trasporto rapido di massa”.
L’obiettivo è integrare e rafforzare il sistema tranviario esistente, promuovendo un trasporto di superficie sostenibile con la riduzione degli agenti inquinanti e il miglioramento degli standard di servizio al pubblico.
Il commento dell’assessore Eugenio Patané
L’Assessore alla Mobilità, Eugenio Patané, sottolinea l’importanza della nuova infrastruttura, che copre un percorso di quasi 8 chilometri unendo i capolinea Subaugusta-Ponte Mammolo.
La tranvia Togliatti si distingue per il suo sistema di connessione con le linee Metro A, B e C, la ferrovia urbana FL2, e la futura tranvia Termini-Giardinetti-Tor Vergata.
Rappresenta il primo tracciato tangenziale, anticipando una tratta più ampia che si estenderà fino all’Ardeatina e poi a Marconi, collegandosi al tram 8.
Il nuovo deposito in via Gino Severini
Un altro elemento chiave legato alla realizzazione della tranvia Togliatti è la nascita del deposito officine centrali tranviarie di Via Gino Severini, oggetto di una gara pubblicata da Atac a fine dicembre.
Questo deposito, il principale polo manutentivo tranviario di Roma, coprirà 6 ettari e offrirà spazio a circa 90 tram. In aggiunta, la struttura sarà dotata di un impianto fotovoltaico che garantirà l’autosufficienza energetica.