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Non solo Roma – Puntata di Giovedì 14 Dicembre 2023

Non solo Roma con Elisa Mariani – Puntata di Giovedì 14 Dicembre 2023

Via libera al biodigestore di Casal Selce, ma i comitati dicono “no” e continuano le proteste

Ospite in studio Daniele Amatizi, portavoce “Consorzio Quarto Santa Lucia”

Il sindaco di Roma Roberto Gualtieri, nonché Commissario straordinario per il Giubileo, tira dritto sugli impianti per smaltire i rifiuti ignorando le proteste che arrivano dal territorio e che scuotono oramai da settimane la sua stessa maggioranza.

Il 29 settembre è stato adottato, tramite ordinanza, il Puar (Provvedimento autorizzatorio unico regionale) per la realizzazione del biodigestore di via di Casal Selce, uno degli impianti previsti nel piano del Campidoglio per la lavorazione della frazione organica, che comprende la Via (Valutazione di impatto ambientale) e l’Aia (Autorizzazione integrata ambientale). In totale sono due gli impianti in programma per trattare l’umido. L’altro, gemello, pensato per trattare la stessa quantità di rifiuti, si trova a Cesano.

Un progetto a cui si oppongono con forza non solo cittadini, comitati e associazioni, ma che sembra stia scuotendo anche il versante politico con una maggioranza sempre più fiacca.

Le proteste dei territori vanno avanti ormai da settimane: comitati di quartiere e associazioni che si affidano ad avvocati per trovare qualche via legale in grado di bloccare, almeno temporaneamente, le procedure.

L’ultima novità qualche giorno fa con  il parere positivo del parlamentino di via Aurelia alla proposta di bilancio di previsione 2024-2026, che contiene anche il finanziamento di 47.160.000 euro, con fondi del Pnrr, per costruire l’impianto.

Leggi anche: https://www.radioroma.it/2023/10/19/no-della-soprintendenza-roma-nord-chiude-al-biodigestore/

A Roma la mostra-calendario promossa da Codacons e firmata Tiziana Luxardo:
“Lampedusa – Pescatori di anime”

Ospite in collegamento Tiziana Luxardo, fotografa

Il Codacons, insieme alla fotografa internazionale Tiziana Luxardo uniscono le forze nel progetto “Lampedusa – Pescatori di Anime“.

La nota fotografa da anni promuove campagne sociali che, attraverso l’arte visiva, esprimono una sofferenza come la violenza sulle donne, lo sfruttamento nei campi di lavoro, il bullismo e la ludopatia.

Quest’anno il tema centrale è stato l’immigrazione ed è stata realizzata la mostra fotografica “Lampedusa – Pescatori di anime”: 12 foto esclusive, di forte impatto emotivo scattate dalla Luxardo nell’isola che raccontano i valori umani dei pescatori, dalle quali è stato tratto il calendario sociale Codacons 2024.

Un progetto che, come spiega la fotografa, “nasce in risposta alla mia domanda su dove fosse andato a finire il valore umano, ed ho pensato a Lampedusa, a quell’isola tanto piccola quanto grande di umanità”.

La mostra e il calendario sono stati presentati il 13 dicembre nella Basilica di Santa Maria sopra Minerva in Piazza della Minerva, e saranno esposti fino al 15 dicembre. In tale occasione verrà presentata, inoltre, una esposizione di 12 pittori emergenti sull’immigrazione.

L’evento di presentazione, moderato da Marco Ramadori, ha visto la presenza di diversi personaggi important tra cui il Presidente del Codacons e Direttore Generale dell’Immigrazione e delle Politiche di Integrazione del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, È stata inoltre condivisa la preziosa testimonianza di Mary Odiase, migrante nigeriana che ha vissuto l’esperienza del viaggio verso l’Italia alla ricerca di condizioni di vita migliori.

“Endora”, il podcast sulle donne che si salvano da sole

Ospite in collegamento Cinzia Giorgio, direttrice di “Pink Magazine Italia

Nel 1964 parafrasando le parole della femminista Betty Friedan, Endora, madre di Samantha in Bewitched, Vita da Strega, contestava il ruolo delle donne all’interno della famiglia. Si impose così come figura di rottura a favore di un ritorno al matriarcato. Attraverso Endora, la serie tv Vita da Strega conteneva in sé la speranza della liberazione delle donne. Cos’è cambiato da allora? Siamo sulla strada giusta?

Pink Magazine ci porta alla scoperta di un matriarcato giocoso, raccontandoci delle origini della ribellione femminile. E si parte dalla madre di Samantha, che è una strega dai poteri eccezionali, carismatica e indipendente, poco disposta a tollerare il matrimonio “misto” di sua figlia. Non riesce ad accettare che Samantha abbia rinunciato alla magia per amore di un essere “al settanta per cento acqua”, come lei stessa afferma.

Sabrina Deligia, la direttrice responsabile del podcast, inviata sulle tracce di una Endora dei nostri giorni, si imbatte in realtà nello spirito di Samantha che, reincarnato tra fiction e reality, accende i riflettori ad esempio su Unica di Ilary Blasi per Netflix Italia. E nessuno si salva più.

Serie tv e film tratti dai libri, ne vale sempre la pena?

Il piccolo e il grande schermo sono ricchi di film e serie tv tratte dai libri. Pensiamo alla saga di Harry Potter; al film Orgoglio e Pregiudizio (di cui nel corso degli anni ci sono stati vari adattamenti cinematografici e televisivi); alla saga di Twilight; alla saga di Il Signore degli Anelli; fino ad arrivare al tanto discusso After, ma potremmo andare avanti all’infinito. E questi sono solo una minima parte.

Naturalmente i romanzi non sono copioni, non sono sceneggiature già pronte. E appunto per questo parliamo di adattamento dove magari vengono sacrificate intere parti di una storia. Ci sono elementi che vengono cambiati o inseriti in un intreccio differente.

Quando si legge un libro si viaggia con la fantasia; nei dialoghi si riesce quasi a sentire la voce dei personaggi, a cui si dà il volto che più si preferisce. Tutto ciò su cui avevamo fantasticato cambia una volta visto il film perché i volti dei personaggi e le loro voci sono quelli degli attori, dei doppiatori. Le scene e le ambientazioni quelle scelte dagli sceneggiatori, e così via. È come se tutto ci venisse imposto dalla fantasia di qualcun altro. Forse è per questo motivo che leggere prima un libro e poi vedere un film ci fa dire la frase di rito: “A me è piaciuto più il libro!

Ma fare invece il processo opposto? Leggere, cioè, un libro dopo aver visto il film?

In questo caso viene automatico immaginare i personaggi con il volto degli attori, le loro voci. O le ambientazioni. È come rivedere il film, anche nelle scene non presenti, che nella nostra testa ci sono eccome. In questo caso, aver “vissuto” prima il film, ci fa apprezzare di più il libro.

Dire sì a un film tratto da un romanzo, e farselo piacere, dipende anche da quando – e se – viene letto il libro. Inoltre, un punto a favore del film è il fatto di poterlo vedere insieme ad altre persone. Leggere invece è un processo solitario, ci si può confrontare si con altri lettori, ma come sappiamo non tutti si dedicano alla lettura.

Cosa indossare a Natale?

Che cosa indossare questo Natale? Bella domanda. Ma la risposta giusta qual è? Parenti e amici sembrano schierati dinnanzi a noi, pronti a giudicare i nostri maglioni con le renne… ah, no, quella è un’altra storia.

Tipico utilizzare il rosso: un colore che, tuttavia, si porta tutto l’anno, dal momento che è disponibile in diverse nuance adattabili a tutte le stagioni. A Natale, tra l’altro, vanno anche bene il bianco e il nero, il verde carico, il blu, l’argento e soprattutto l’oro. L’importante è non esagerare con gli accessori e con i lustrini, per non rischiare di confonderci con l’albero decorato e luminescente del salotto.

Se abbiamo la possibilità di stare con i parenti più stretti, un bell’abito corto rosso o nero e dalle linee semplici potrebbe fare al caso nostro. Un tubino per le più sofisticate, un abito svasato per le più giovani. Almeno per una sera, direi, al bando i pantaloni che saranno pure comodi ma vanno indossati solo se siamo noi le padrone di casa; se siamo ospiti concediamoci di scoprire le gambe, o per lo meno di fasciarle in belle calze.

Più è semplice l’abito, più possiamo osare con le calze: di pizzo, con sfumature dorate (senza esagerare) o con disegni geometrici. Non va bene per la cena della vigilia il tessuto scozzese che invece potrete utilizzare il giorno del pranzo di Natale. Il trucco leggero, le mani curate e le unghie rosse possono bastare a completare l’outfit.

“Varietà Romane”: torna nella Capitale lo scoppiettante duo Brugia & Paciullo per raccontare la (vera?) storia di Roma

Ospiti in studio Danilo Brugia & Paciullo, speaker di Radio Roma e attori

Grandi amici nella vita, collaudati tra radio e palcoscenico, Danilo Brugia e Paciullo tornano a teatro con “Varietà Romane”: appuntamento al Cineteatro 33 il 22 e 23 dicembre prossimi, stavolta non solo per passare una serata all’insegna delle risate, ma anche per un obiettivo benefico.

Il ricavato sarà devoluto infatti a diverse associazioni, in aiuto dei più deboli e meno fortunati: “Attraverso le risate cerchiamo di fare qualcosa per gli altri e questo ci riempie di gioia, soprattutto in un periodo come quello delle festività natalizie” hanno raccontato i due attori. Comicità, canzoni e momenti di Show puro, in cui verrà raccontata la vera ed anche “presunta vera” storia di Roma.

Le varie Età si scopriranno grazie ad un fantastico viaggio con un narratore (Danilo Brugia), che racconta con apparente leggerezza la storia, ma in realtà è fine conoscitore; ed un altro personaggio (Paciullo) che con goliardia ed esuberanza impersona lo spirito della bella Roma.

Equivoci, detti, battute stornelli e personaggi storici, renderanno unico lo spettacolo in cui si porterà a conoscere le tappe fondamentali e le vicende che hanno reso la nostra città celebre in tutto il mondo.

Ammirata per l’antichità, la storia, l’arte, la poesia, il teatro ed il cinema. Un itinerario che i due protagonisti renderanno divertente ed esilarante, attirando l’attenzione ed il consenso degli spettatori con una ironia pura e semplice ed una recitazione sempre garbata mai volgare.